martedì 27 ottobre 2009

INCHIESTA "il Giorno"


mercoledì 21 ottobre 2009

Comparazione Sindaci


Domenico Finiguerra - Enrico Cozzi

Non ce ne voglia il buon Sindaco di Cassinatta di Lugagnano per l'affiancamento; in un post precedente utilizzammo già la sua immagine come esempio da imitare. Oggi ritorniamo a lui grazie ad un articolo giornalistico che ci invita ad una vera e propria comparazione delle due facce della stessa medaglia. Medaglia intesa come tendenza politica di centro sinistra.

Per cui, con tutto il rispetto che va sempre riconosciuto al ruolo istituzionale, mettiamo a confronto i due Sindaci uguali nel ruolo a loro conferito dai cittadini.

Entrambi, relativamente giovani, astuti e intelligenti, amministrano un paese del nord Italia dove, in egual misura, è necessario difendersi dalle stesse minacce.

Ebbene, il Sindaco Finiguerra è visibilmente ben voluto dai suoi concittadini, non per tacito assenso come potrebbe accadere da noi, bensì, si apprende questo dai media e dalle pagine aperte ai commenti interattivi del suo sito personale. Ormai, è consolidata e indubbia la sua capacità di sfruttare la posizione amministrativa, per difendere il territorio dei suoi elettori e per ricambiarli della fiducia che gli è stata riposta nell'urna elettorale. La sua posizione di potere viene oltremodo strumentalizzata, (bello usare questo termine in positivo), per combattere l'inquinamento e per dare un contributo in difesa dei suoi ideali largamente condivisi. Un esempio emblematico che ci piace rimarcare per l'efficienza politica capace di trasformare la Persona in un Simbolo del buon Governo. Sempre coinvolti assieme a lui in percorsi trasparenti e condivisi, i cassinesi lo rieleggono col 62 per cento dei voti consentendo agli ideali di una politica locale di diventare riferimento positivo per tutti i comuni d’Italia. Condividiamo le sue campagne a salvaguardia dell’ambiente e della società, ma soprattutto, grazie alla sua volontà di confrontarsi e comunicare con la gente, riconosciamo in Domenico Finiguerra l'aspetto più nobile della democrazia. Per chi non l'avesse ancora fatto, invitiamo i nostri lettori ad approfondire la sua conoscenza attraverso il sito: http://www.domenicofiniguerra.it/

L'altro, il nostro Sindaco Cozzi, faccia opposta della stessa medaglia, vince per la prima volta al ballottaggio del 2006. Fin da subito, manifesta sicurezza e idee molto chiare, ma del buon governo sembra non curarsene proprio; chiuso, per non dire blindato, preferisce sfruttare la posizione acquisita per non corrispondere agli ideali promessi in campagna elettorale. Manifesta incoerenza con le programmate promesse e attraverso il potere acquisito, rifiuta con burocratici meccanismi, il vero confronto con i suoi elettori. Difficile opporsi alle sue scelte più impopolari, anche attraverso i legittimi strumenti previsti dalla legge; lettere, petizioni, manifestazioni eccetera, con lui diventano strumenti inutili.

I lavori pubblici, generalmente fermi, o aperti e chiusi con un codazzo di problematiche che lo impegnano a nascondere o mentire, (vedasi la Scuola di Garbatola), evidenziano le due velocità di questo territorio: scuole e servizi “NORMALI” fermi nel tempo, mentre l’edilizia privala, l’industria privata, ed il polo commerciale nervianese sembrano veloci e incontrollati.

Dinamico e veloce con il (PGT) Piano di Governo del Territorio: passa dalla esigenza di preservare strategicamente il paese in funzione della vita sociale, alla strategia per costruire quanto più possibile. Pochi ma decisamente contenti, lo saranno un buon gruppo di persone che insieme ai suoi stretti collaboratori, progettano migliaia e migliaia di metri cubi di cemento da edificare su terreno vergine, in un intreccio raccapricciante che mischia l'alto traffico viabilistico, l'industria, il commercio dei grandi magazzini e la zona residenziale, in un unico e disordinato sistema urbano, destinato a peggiorare una situazione già grave da tempo. Tra i cittadini qualcuno se ne è accorto, ma contrariamente a quanto imposto dalla Legge Regionale 12 sulla partecipazione al PGT, (vincolo posto ai comuni per non usurpare il territorio con i "vecchi sistemi"), l'auspicata partecipazione è COMPLETAMENTE FALLITA in quanto, a nostro parere, il Sindaco Cozzi ha pubblicizzato male l'evento ed ha reso impraticabile e impossibile la redazione partecipata del Piano.

Politicamente preparato nel sostenere con autorità le sue "ULTIME scelte politiche, frutto di ponderate valutazione" chiude ogni dibattito ritenendosi assolutamente responsabile, (sarà! ma a noi 4 Cittadini rimane sempre l'amaro in bocca e la sempre più sfigata residenza). Quando è in difficoltà, usa indiscriminatamente l'arte della promessa scritta o verbale come fine che giustifica i mezzi. Quale fine? Dilatazione dei tempi e sfinimento dei pochi elettori rimasti, in grado di pretendere rispetto del programma votato.

Da questa comparazione ne traiamo le nostre conclusioni finali, evidenziando che Il Sindaco Cassinese ha protetto e continua a protegge il proprio territorio con enorme successo e con l'assoluta consapevolezza dei suoi cittadini; al contrario, il nostro Sindaco nervianese cambia e trasforma ancora negativamente il nostro territorio, nella quiete di una cittadinanza incosciente per storica volontà e necessità dei suoi stessi governati.

Per grazia acquisita, non da lui ovviamente, ci riteniamo ancora fortunati di potere esprime almeno la nostra opinione.


mercoledì 14 ottobre 2009

Politici a salvaguardia della scuola



Partendo dall'Assessore alla Pubblica Istruzione Damina Cozzi, docente elementare per scuola di via dei Boschi, per arrivare al Presidente del Consiglio Andrea Piscitelli, docente di religione alle scuole medie di Nerviano, abbiamo diverse figure politiche particolarmente vicine al sistema scolastico locale.
Un beneficio? Speriamo! Di certo, quando si parla di edifici scolastici, loro potrebbero essere rilevanti nel contrastare o assecondare i continui rinvii e gli infiniti ritardi di un necessario adeguamento degli istituti scolastici. Noi, attraverso queste pagine, sosteniamo da tempo che esistono gravissime anomalie, e così, spesso il nostro gratuito ed appassionato servizio informativo, si scontra coi pensieri opposti di coloro che proprio attraverso la bivalente veste professionale, non denuncia, anzi continua a manifestare normalità e perfezione tali da disorientare anche noi.

Mario Giordano, nel suo libro, non ha chiarito molto sulla grave questione nervianese, è probabile che anche lui si sia lasciato disorientare, poco importa... ma visto che con questo post come per gli altri, si invitano i concittadini a indagare e riflettere, ci auguriamo che ognuno sappia fare le proprie valutazioni sugli edifici scolastici e non, frequentati dai nostri bambini.


Aggiornamento del 23/10/2009: dopo il trasporto scolastico, quest'ultima lettera allegata e qualche altra considerazione passata, riteniamo necessario attivarci per una seria Osservazione di tutto quanto sia utile a garantire il rispetto dei diritti dei nostri giovani studenti nervianesi. Vi terremo aggiornati:  

Dalla parte del cittadino

domenica 11 ottobre 2009

Trasporto scolari


Con la lettera del 3 marzo 2008, l’Assessore Damiana Cozzi (insegnante scolastica) lasciava aperta la possibilità di replica. Nei fatti però, la nostra richiesta di approfondire è stata rigettata nel tipico stile politico/amministrativo nervianese. Una situazione che ci piace associare ad alcune lettere precedenti: "Amminitsrazione antisociale" e "Amministrazione antisociale - Bis", lettere rimaste senza risposta e con un cambio di Assessore (...); si passò dal pacato Assessore alle Politiche Sociali Pio Petrosino, al defilato Assessore Marcucci. Per noi non cambiò nulla. Medesima sostanza con volti differenti di ventennale esperienza sulla politica nervianese. Le loro attenzioni politiche sono rivolte “solo” verso complessi ed onerosi progetti assistenziali, meglio se questi progetti rientrano nella bolla dei finanziamenti extra comunali. Lo spazio concesso a coloro che lamentano disagi in ambiti di ordinaria amministrazione è pari a zero, se non addirittura orticante, viste le reazioni alle istanze dei cittadini. Nessun interesse per la mancata manutenzione di un campetto da basket senza i ferri ai tabelloni, o della manutenzione di ciclabili impraticabili. Disinteresse anche per le numerose barriere architettoniche o la mancanza di palestre a norme o siti di aggregazione sociale. Esempi a bizzeffe per dimostrare quanto sia controversa la politica sociale guidata da persone prive di passione e sensibilità verso bambini e anziani; verso tutta una comunità, che non a caso, sulla carta può vantare l’esistenza di un assessorato specifico a loro dedicato. L'assessorato in assoluto più importante per noi dell’Osservatorio SensoCivico, tuttavia, questo Assessorato sembra essersi trasformato in un becero meccanismo in cerca di fondi economici che arrivano da lontano, per cui, largo ai progetti ambiziosi di grande rilievo economico, e nessuno spazio per la vera delega assunta con le promesse elettorali, quando nel lontano 2006 si cercava il voto di giovani, famiglie, anziani.

MORALE: chiedere soldi ai bambini nei modi descritti nella lettera, è solo un riflesso incondizionato di una politica che non riesce più a nascondere e controllare i suoi istinti più vergognosi.


Aggiornamento del 12/10/2009: una grave mancanza ha scatenato le ire di qualche partigiano convinto. Giustamente, si richiama la nostra attenzione in quanto è stato omesso un particolare che noi davamo già per scontato. Pertanto precisiamo: nelle medesime condizioni, i soldi ai bambini li hanno chiesti anche le amministrazioni precedenti alla Giunta Cozzi.