mercoledì 25 novembre 2009

Politica & Scuola


Tutti i comuni, approvano prima dell'inizio dell'anno scolastico, il Piano del Diritto allo Studio.
Da noi a Nerviano la presentazione e la successiva approvazione è stata fatta a metà novembre. Agli eventi programmati c'erano i soliti "4 gatti del SensoCivico", l'Assessore alla Pubblica Istruzione con il suo Funzionario e qualche consigliere; pur essendo stati convocati, a tutti gli incontri mancavano invece senza giustificazione, (così disse pubblicamente l'Assessore Damiana Cozzi), i Dirigenti Scolastici: Ambrogio Farioli e Maria Merola.
La sala Bergognone, in tutte le sedute era pressoché desolata, un dato che ancora una volta dovrebbe far riflettere...
Noi stiamo chiedendo spiegazioni. Approfondiamo le nostre conoscenze su questioni che meritano chiarezza e massima trasparenza. Siamo convinti che anche per la scuola, a Nerviano esistano gravi anomalie che dovrebbero richiamare l'attenzione di tutti i genitori affinché siano tutelati i diritti dei nostri giovani studenti. Siamo convinti che in nostro dovere non possa fermarsi davanti l'insolente risposta di un Assessore disinteressato, coadiuvato dai suoi superiori. Per cui, in tutta coscienza riteniamo doveroso procedere estendendo le nostre denunce oltre le mura comunali. Questo ahimè, accade sempre più spesso, pertanto anche in questa occasione per avere delle risposte, si rende noto che le nostre istanze nel merito della scuola: "Trasporto scolari a pagamento" e "Luci sempre accese", sono state riportate anche ai Ministeri di competenza e alla Procura della Corte dei Conti per il danno erariale.

Alessandro

giovedì 19 novembre 2009

REWIND




E così, dopo la nostra richiesta ufficiale di invalidare la prima stesura del PGT per presunta violazione della L.R.12, si sollevano altri sospetti sicuramente più gravi e precisi, tali da mettere in discussione la regolarità del PGT ormai in fase di approvazione.
Ieri sera al consiglio comunale abbiamo assistito alla presentazione del secondo tempo di un film già visto con la caduta della giunta Girotti e successivo commissariamento del Comune. Di certo, per ora, c'è che il Sindaco Enrico Cozzi si è dovuto piegare alle pressioni del Consigliere Carlo Sala (GIN) che chiede di denunciare la questione ai Carabinieri.
Non appena possibile, pubblicheremo lo sbobinamento integrale.

martedì 17 novembre 2009

Le strade di tutti e di nessuno


Ecco come l’amministrazione comunale cura gli interessi dei garbatolesi 


Vorrei fare alcune riflessioni con i miei concittadini sullo stato delle strade a Garbatola: 
a) Moltissime strade a Garbatola sono private, vale a dire di proprietà dei residenti, semplicemente perché l’amministrazione comunale di turno non ne ha mai regolarizzato l’acquisizione (attenzione: gratuitamente) attraverso un regolare atto notarile. 
b) Diciamo senza paura che l’amministrazione comunale nervianese non ha nessuna voglia di acquisire queste strade che andrebbero a gravare sul bilancio di spesa per la loro manutenzione e diciamo inoltre che molte di queste strade fatte 30-40-50 anni or sono ormai sono “vecchie “ e bisognose di più manutenzione (asfalto, illuminazione, ecc. ecc.) ogni anno che passa, e che tutte le spese di manutenzione derivanti da queste operazioni attualmente sono a totale carico dei residenti. 
c) Il sindaco durante un incontro sull’argomento mi ha informato che l’acquisizione comunale di queste vie garbatolesi è iniziata e che attualmente vengono acquisite le strade risalenti al 1954. Ognuno faccia i propri conti e consideriamo che più il tempo passa e più le strade peseranno sui nostri bilanci familiari perché bisognose di più interventi. 
d) Ma c’è un aspetto molto più grave relativo alla non acquisizione delle aree cedute dai privati a favore della comunità: le aree a standard. Un esempio: sulla via Monte Nevoso, a seguito di una concessione edilizia, il privato ha dovuto lasciare davanti al proprio ingresso un’area da adibire a parcheggio. Questo accordo prevedeva però una scadenza temporale entro la quale l’amministrazione doveva acquisire l’area e provvedere a fare il parcheggio. Trascorso questo tempo se il comune non provvede all’acquisizione dell’area e agli interventi del caso, il proprietario è autorizzato a riprendersi la parte di terreno ceduta precedentemente a standard e considerarla sua definitivamente. 
Ecco quindi che il territorio garbatolese già privo di qualsiasi infrastruttura si è visto privare di un parcheggio per una negligenza comunale. 
e) Un altro esempio: nell’area di Via La Guardia il Piano di Lottizzazione del 1982 prevedeva nell’accordo tra privati e comune, oltre alle opere di urbanizzazione primarie e secondarie sulla via anche la cessione di due aree a standard che sono quelle a verde sul lato dx della via entrando da via XX Settembre di mq 13.000 ca. Queste aree non sono mai state attrezzate allo scopo (parcheggi e parco) anche se sono passati 27 anni ed ora, questa amministrazione comunale sta barattando queste aree (che non può toccare) con l’industriale potente adiacente che tutto vuole e tutto può, come se fossero sue. In realtà esse sono della collettività garbatolese che si vede derubata di altri 13.000 mq. Ed un altro parcheggio se ne va in fumo ed un altro parco pure. 
f) Un altro esempio: perché l’area destinata a std di mq 6.700 del palazzone di Garbatola già acquisita dal comune con atto notarile del 1992 che consiste in un grande parcheggio ad uso pubblico è inutilizzabile? Perché è inglobata nel cantiere esistente sull’area? Perché se è parcheggio ad uso pubblico non vi è un collegamento stradale fra via XX Settembre e questo parcheggio che ne consentirebbe davvero l’utilizzo? 
g) Perché a suo tempo l’amministrazione comunale non ha preteso come contropartita all’interno del “palazzone” uno spazio da destinare ai giovani garbatolesi che sono 


ANCORA PER STRADA? Perché permettiamo che i nostri giovani, che dovremmo proteggere e far crescere dignitosamente, siano disagiati, emarginati, frustrati, alla ricerca di un posto dove andare, dove incontrarsi e fare attività formative? La risposta è che, ancora una volta, questa amministrazione non ha pensato ai garbatolesi, ma ha rivolto tutte le sue opzioni in favore del territorio di Nerviano, usando però quello di Garbatola. 
E allora ditemi: ma perché noi garbatolesi continuiamo a subire in silenzio? Perché non reagiamo di fronte ad una amministrazione che dispone del nostro territorio come se fosse suo? Lo baratta a suo piacimento, senza nemmeno il pudore e l’onestà di chiederci cosa ne pensiamo? Perché non lo acquisisce, destinandolo allo scopo per il quale ci si era accordati? Di quale altro fatto o misfatto abbiamo bisogno ancora per capire che è tempo di ribellarci a questo modo di fare amministrazione del territorio garbatolese? 
Ditemelo, perché io sono pronta da un pezzo. 
Vorrei davvero che mi rispondeste per favore!


Saluti  -  Patrizia 


P.S. Ci sono molti altri casi sul territorio garbatolese da citare, ma comincio a dirveli per gradi. 

venerdì 13 novembre 2009

Schockezze


Questa mattina, il manifesto del settimanale Settegiorni riportava il verbo del Sindaco Enrico Cozzi: “Garbatola Comune? Una sciocchezza!”
Di fronte al manifesto affisso sulla bacheca fuori dal Pino, (resistente edicolante garbatolese), c’era un pensionato locale che ironico ne commentava la sua lettura a voce alta: “ te brusa el cù ?!?”  Bhé, in effetti, immaginiamo che lo stesso penseranno i numerosi firmatari della petizione, quando leggeranno l’articolo di giornale.
Sciocchezze.... ma quali sciocchezze Sindaco?
La questione è seria, molto seria. Basti pensare che, contrariamente al suo vanto di essere sempre disponibile al confronto con i suoi cittadini, ancora una volta ci troviamo a comunicare attraverso la stampa locale e il nostro blog. Le lettere al protocollo comunale, impiegano mediamente 35/40 gg prima di dare un suo responso; bastasse almeno aspettare per poter confidare in una parola chiara, inequivocabile, attendibile. No! Neanche quello. Un cittadino semplice, non il Primo, l’ultimo dei Cittadini, in 30/40 giorni studia il caso a lui ignoto per gli aspetti legali, al fine di accertare la legittimità delle sue contestazioni, scrive una lettera insieme ai suoi stretti amici concittadini, raccoglie 101 firme petizione, la presenta alla sua attenzione e va in vacanza per almeno una quindicina di giorni. E lo fa nei buchi di tempo. Riesce in questo perché ama il SUO PAESE e tenta di proteggerlo da VOIALTRI. Lasciamo stare va là. Dopotutto lei fa bene a scaricare sempre le responsabilità sui suoi predecessori, infatti, il problema Garbatola e molto più radicato, e le ultime mazzate che questa giunta sta mettendo in pratica con il PGT, non sono il cardine della protesta, come non lo è stato il Fungo e gli oneri a 6 zeri fuggiti oltre confine; come non lo sono state tutte le balle accumulate sulla scuola aperta senza le autorizzazioni previste per legge, e come non lo è stato il suo finto sforzo per trovare un centro di aggregazione sociale al Collettivo Oltre il Ponte, o un parchetto pubblico per anziani e bambini; come dicevo, noi dell’Osservatorio SensoCivico, abbiamo da elencare decine di anni che hanno devastato Garbatola sul piano edificatorio residenziale e industriale, senza che per questo sia stata riconosciuta alla frazione, la spettante parte di profitto sul piano dei servizi. Una lunghissima serie di operazioni di usurpazione del territorio garbatolese pensate a tavolino. L’attualità è certamente rilevante, e questo giustifica la sua istintiva difesa a danno dei suoi colleghi politici, ma noi rivendichiamo tutto. Il passato recente, la storia e la pessima prospettiva futura. 
Ad ogni modo, le risorse, Garbatola "Comune" le avrebbe, ma forse è anche giunto il momento di spiegare dove sono finite tutte quelle utilizzate fino ad oggi: ricordiamo ad esempio, gli oneri di tutti gli edifici residenziali costruiti negli ultimi 10 anni, (fungo compreso), (condominio con MURO su via Isonzo compresso), tutta la zona industriale La Guardia iniziata nel 1982, la Galileo Avionica ampliata quest'anno, per finire al centro commerciale Auchan che non riusciamo neanche a raggiungere con le dovute aree dedicate a pedoni e ciclisti, (centro commerciale che ha mandato in prepensionamento i pochi negozianti rimasti).
Concludo: le risorse le avremmo di sicuro, ma per continuare a vivere così, le risorse non servirebbero neanche.
Alessandro
PS - il termine che abbiamo usato nel testo della petizione non è "secessione", bensì "ricostituzione".

lunedì 2 novembre 2009

Legittima Difesa



Parte oggi 3 novembre 2009 una raccolta firme per chiedere al Governatore Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia, e al Consiglio Regionale, l'istituzione di un referendum popolare dove si chiederà la ricostituzione del Comune di Garbatola.
Di seguito pubblichiamo il testo integrale della petizione. I cittadini di Garbatola e Villanova, potranno sottoscrivere la petizione incontrando i promotori dell'iniziativa facilmente rintracciabili in paese, oppure presso la piazza di Garbatola tutte le domeniche alle ore 12,00.
Per maggiori informazioni, inviare una mail a: info@sensocivico.org


OGGETTO: petizione per l’ottenimento della ricostituzione del comune di Garbatola.


                   Il Comune di Garbatola nel 1861 veniva autonomamente amministrato da un Sindaco, da una Giunta e da un Consiglio; all’epoca venivano censiti 357 abitanti residenti. Fu solo nel 1869 che il comune di Garbatola venne accorpato al comune di Nerviano nella lungimirante aspettativa di un proficuo interesse per entrambe le comunità. Sono passati 140 anni e lo stato dei fatti induce la popolazione a riflettere sull’insuccesso delle aspettative; la realtà odierna evidenzia in modo eloquente quanto la fusione in un’unica amministrazione sia stata vantaggiosa al solo comune nervianese. La perdita dell’autonomia si è rivelata un fattore di disagio tale da cagionare gravi danni sotto il profilo urbanistico, culturale e sociale. Di Garbatola si sta perdendo la memoria e l'identità storica di una comunità che necessita di riconoscersi e di ritrovare quello spirito di appartenenza locale perso a mai più ritrovato nel comune di Nerviano.
Stimolati dal continuo vociare tra i cittadini e da qualche blog locale che ricostruisce la storia palesandone rammarico e disagio della mancata indipendenza, con la presente ci uniamo nel chiedere l'istituzione di un referendum per l’ottenimento del ripristino del Comune di Garbatola. Tale richiesta, come leggeremo di seguito, è motivata nel pieno rispetto delle leggi dello Stato e della legge regionale n°29 del 15 dicembre 2006 fatta eccezione per il limitato numero degli abitanti residenti nella attuale frazione di Garbatola, un particolare di legge di cui chiediamo una deroga in virtù delle specifiche criticità sotto esposte.  
  Il Comune di Nerviano è costituito da agglomerati molto eterogenei fra loro, (Cantone, Costa S.Lorenzo, S.Ilario, Garbatola e Villanova). Le necessità e le peculiarità di Garbatola e Villanova però, hanno caratteristiche specifiche ed esigenze differenti da quelle del resto del Comune di Nerviano, che verrebbero salvaguardate solo in un’ottica autonomistica, con il recupero della propria identità storica e culturale, delle proprie tradizioni e valorizzazione del patrimonio ambientale, senza che prevalgano gli interessi economici di una distaccata amministrazione incapace di amministrarci al pari del restante territorio nervianese.



Garbatola a causa della configurazione toponomastica rispetto al capoluogo Nerviano, delimitata da esso dalla SS 33 del Sempione e dalla SP 109 (vedi allegato cartografico), è fisiologicamente una realtà autonoma; la lontananza da Nerviano ha da sempre mantenuto gli abitanti come entità sociologicamente distinta. Nello stesso modo il capoluogo Nerviano, ha sempre considerato Garbatola come non parte di sé, trascurando di corrispondere e adempiere alle esigenze primarie di una limitata entità. Numericamente esigua rispetto al totale, la popolazione garbatolese non riesce a far valere il rispetto dei propri diritti; eloquente lo sbilanciamento tra servizi richiesti dai cittadini e quelli poi effettivamente erogati. 

Questo fa sorgere indignazione, malessere ed esasperazione nei cittadini. I molti problemi e le principali criticità mettono in evidenza una profonda situazione di disagio legata al traffico, alla sosta selvaggia, alla mancanza di un giardino pubblico e spazi di aggregazione giovanile, alla mancanza di sicurezza per finire al crescente degrado ambientale. Le ragioni esposte sono ben note all’amministrazione comunale, più volte sollecitata alla risoluzione almeno delle criticità; ma MAI, come visibile dal faldone allegato, siamo stati ascoltati.
Una politica più attenta e sensibile, capace di coinvolgere i cittadini sulle decisioni del territorio, probabilmente avrebbe evitato questa richiesta estrema di ritornare ad essere un Ente Autonomo.
Pertanto, al fine di migliorare le condizioni di vita della nostra piccola ma, autosufficiente comunità, confidiamo in un possibile futuro fatto di pianificazione del territorio con reale tutela delle aree e delle risorse di interesse naturalistico, oggi più che mai, a grave rischio di nuovi ampliamenti residenziali e industriali, nonché alla salvaguardia di costruzioni di pregio storico e architettonico. Crediamo nella possibilità di riconquistare maggiore spazio dedicato alla promozione umana, sanitaria, sociale, scolastica, culturale, economica, associativa, ricreativa e sportiva dei cittadini di Garbatola.

Visti i sopraccitati presupposti e seguendo la legge Regionale 15 dicembre 2006 n°29 : ..."salvo che per le caratteristiche dei gruppi presenti sul territorio degli stessi, dei luoghi, delle infrastrutture e delle funzioni territoriali, nonché per la limitata entità della popolazione e del territorio rispetto al totale, si possano escludere dalla consultazione le popolazioni che non presentino un interesse diretto e qualificato alla variazione territoriale", chiediamo inoltre che il referendum si svolga per i soli 1723 cittadini elettori (dato risalente alle ultime elezioni del 2006) della frazione di Garbatola e Villanova.

In attesa di riscontro, cogliamo l’occasione per porgere i nostri distinti saluti