giovedì 10 dicembre 2009

Certificazioni TOP SECRET


La lettera a fianco è stata protocollata il 23 ottobre. Siamo abituati ad aspettare le risposte dell’amministrazione per cui con serenità, abbiamo atteso pazientemente la documentazione richiesta al Dott. Frigoli, Direttore Generale del comune di Nerviano.
Spazientiti... ebbè, quando è troppo è troppo, giovedì 3 dicembre telefoniamo e chiediamo del Dott. Frigoli per avere le motivazioni del mancato riscontro.
Filtrati dalla segretaria ci viene negato il colloquio, “il Dottore dice che al momento è impegnato in una riunione”. Lasciamo n° telefonico e chiediamo di essere richiamati a qualunque ora quando si fosse liberato.
Richiamerà il giorno dopo la stessa voce femminile della segreteria: “il dottore dice che forse ha capito di cosa si tratta... riguarda forse la richiesta delle certificazioni?” (...) “Bene! mi ha detto di riferirle che ha passato la lettera alla Dottoressa Adele Moscato”. 
La Dottoressa Adele Moscato “copre” il ruolo di Segretario Comunale. [Secondo l'art. 97 del D.Lgs. 267/2000 il segretario sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei dirigenti e ne coordina l'attività, salvo quando il sindaco o il presidente della provincia abbiano nominato il direttore generale.] (Corre voce che il Dott. Frigoli non sia più Direttore Generale, ma solo un ben pagato consulente esterno. Se fosse vero sarebbe bello conoscere le motivazioni delle dimissioni, visto che il l'importante tecnico/politico rimane nella nostra nota spese). 
Dopo una lunga serie di tentativi riusciamo a contattare la dott.ssa al n° interno del suo ufficio: “...si, si, ho qua la sua lettera e quando ho 2’ le scrivo due righe per assicurarle che è tutto in regola.” 
Lievemente inc...ati e memori delle falsità accumulate sulle certificazioni mancanti alla scuola elementare di Garbatola, mostriamo tutta la nostra sfiducia nel ribadire che le parole non bastano, vogliamo vedere le certificazioni richieste. “...le manderò una lettera... e poi ci vuole una giusta motivazione per l’accesso agli atti.”
E così come consuetudine, mentre l’Istituzione Comunale segue il suo protocollo molto, molto personalizzato, noi seguiremo il nostro sicuramente più trasparente e giudizioso.
Vi terremo informati

giovedì 3 dicembre 2009

UNO SPAZIO PER (R)ESISTERE







Dopo quattro anni di attività sul territorio, ci troviamo nuovamente a denunciare la mancanza di interesse da parte dell’Amministrazione comunale in merito alla cronica mancanza di spazi sociali pubblici di aggregazione giovanile e di espressione culturale, a Nerviano e nelle frazioni.
In perfetta continuità con il passato, riscontriamo una grave mancanza di volontà da parte delle istituzioni locali nell’affrontare tale tematica, atteggiamento che riteniamo del tutto irresponsabile (considerati inoltre i proclami elettorali e le ripetute promesse).
Come più volte sottolineato, crediamo sia necessario ed urgente realizzare spazi pubblici di aggregazione giovanile, libera espressione creativa, crescita culturale e di incontro tra differenti generazioni. Di tutto ciò non c’è traccia nelle scelte compiute dalla classe politica nervianese, oggi come in passato.
La nostra sede attuale, gentilmente concessa da un privato ma che dovremo lasciare nei prossimi mesi, ha rappresentato e rappresenta tuttora uno spazio aperto alla collettività e al territorio. Essa si colloca peraltro in una realtà, quella di Garbatola, caratterizzata da un’ingiustificata e prolungata carenza di servizi pubblici.
Per queste ragioni, all’interno dello spazio offriamo servizi gratuiti ed opportunità di crescita e di espressione socio-culturale aperti alla cittadinanza; corsi gratuiti di lingua, informatica, pittura, chitarra e di recupero per studenti. Allo stesso tempo organizziamo attività culturali e di aggregazione come cineforum, spettacoli teatrali, biblioteca territoriale, concerti dal vivo, dibattiti, mostre di artisti locali e cene popolari. La Corte Popolare Autogestita rappresenta inoltre un punto di riferimento e supporto per studenti e lavoratori, ed un presidio costante contro la cementificazione ed il consumo di suolo.
Ci teniamo a rilevare che la nostra attività sul territorio, completamente autofinanziata,  rappresenta un percorso di crescita collettivo in una realtà in cui i maggiori luoghi di ritrovo sono bar, locali e centri commerciali: una preziosa “anomalia” purtroppo non riconosciuta tale da chi di dovere.
Invitiamo quindi la cittadinanza e l’amministrazione a partecipare alla festa popolare, con corsi in piazza, musica, mostre e vin brulè, che si terrà il pomeriggio del 29 novembre in piazza Vittoria a Nerviano e all’assemblea pubblica che si terrà mercoledì 9 dicembre in sala civica a Garbatola alle ore 21. Ricordiamo che la nostra sede “precaria” in Via Gorizia 8 è sempre aperta a proposte e idee.
Collettivo OLTRE IL PONTE - Nerviano

martedì 1 dicembre 2009

Bullyng in dote ai ragazzi



Cos'è il bullismo? Come possiamo combatterlo? Cosa possono fare gli adulti per educare meglio e contrastare questa prepotenza insita in alcuni giovani?
Mi piace riflettere e "Osservare", pertanto, rilevato che INTENZIONALITA', SISTEMATICITA' e ASSIMETRIA DI POTERE, sono alle basi del bullismo, ne trovo un esempio in molti atteggiamenti tra amministrazione comunale e cittadino. La generalizzata mancanza di reazione delle vittime poi, la associo alla paura, alla assuefazione, rassegnazione e impotenza.
Nel 2° quadrimestre 21 ragazzi di 2^ e 3^ media hanno partecipato tutti i mercoledì al laboratorio pomeridiano “Ciak…si gira”, progetto finanziato dall'Assessorato alla Pubblica Istruzione di Nerviano, all'interno del quale hanno ricevuto “una lezione non solo di cinema, ma anche di vita", approfondendo modalità e motivazioni di un comportamento che mette in discussione le regole fondamentali delle corrette relazioni tra persone. Guidati dagli esperti di teatro, insieme alle loro docenti, prof.sse Besozzi ed Esposito e agli attori della cooperativa “Puntozero” Beppe Scutellà e Lisa Mazoni, hanno infatti collaborato alla produzione di una docu-fiction sul bullismo, tematica tra le più scottanti ed attuali nel mondo della scuola e dei giovani in generale. Il video “Bullying non è un gioco” è stato presentato giovedì 21 maggio presso la sala Bergognone (ex Monastero degli Olivetani) del Comune di Nerviano ad una affollata platea di genitori parenti ed amici, ed ha riscosso un lusinghiero successo.
L'iniziativa dell'assessorato è meritevole, ma il risultato è veramente "...una lezione di vita per in nostri ragazzi", o da questo video emerge semplicemente l'ipocrisia e la prepotenza dei grandi?
Il video "Bullyng non è un gioco", a loro dire, è stato girato con l'ausilio di guide esperte, professori e attori di cooperativa Puntozero. A mio giudizio la lezione ai ragazzi è però diseducativa e non raggiunge il fine desiderato, anzi, fotografa la realtà che in più occasioni io e altri miei concittadini vogliamo evidenziare. Con questo video vengono inquadrate le carenze degli educatori, che inciampano e danno il messaggio opposto a quello desiderato; non serve infatti un esperto per sapere che la naturale scenografia ripresa dall'obiettivo, in questi casi copre un ruolo primario, e ci racconta la storia al pari degli altri interpreti. In poche parole, emergono dal filmato le condizioni sociali in cui vivono i nostri studenti. Un filmato anomalo che invita lo spettatore a riflettere sulla fatiscenza della struttura scolastica (scuola media Leonardo Da Vinci), così diversa e trascurata rispetto alla struttura comunale insediata dentro le mura dell'ex Monastero degli Olivetani. Il messaggio del video è diretto e fa capire chi comanda e quali sono le priorità. Un inno all’ipocrisia dei grandi a mio parere.
Vista la struttura scolastica, è normale per qualunque spettatore locale, chiedersi perché questa non è curata mentre pochi passi più in là,  per quasi un milione di euro, è in corso la ristrutturazione dell'ex Municipio di via Vittorio Veneto.
In un attimo la mente va anche alla scuola di via dei Boschi... quella con le pareti in eternit... quella che da più di un decennio aspetta di essere adeguata ed uscire dall’elenco delle pessime scuole d’Italia.
Molta ipocrisia se penso che i giovani che frequentano questi istituti, non hanno garanzia e sufficienza dei servizi e dei centri di aggregazione sociale e sportiva indispensabile alla loro crescita.
E loro imparano! Imparano a subire o ad emulare la prepotenza degli ipocriti; più spesso a subire... anche su insegnamento e suggerimento degli stessi genitori che sono ormai rassegnati e assuefatti.
Per i nostri ragazzi insomma, c'è in dote un modello educativo che sottolinea le virtù del potente sul più debole.

Il video “Bullying non è un gioco” è stato presentato giovedì 21 maggio presso la sala Bergognone (ex Monastero degli Olivetani) del Comune di Nerviano ad una affollata platea di genitori parenti ed amici, ed ha riscosso un lusinghiero successo.

Alessandro



mercoledì 25 novembre 2009

Politica & Scuola


Tutti i comuni, approvano prima dell'inizio dell'anno scolastico, il Piano del Diritto allo Studio.
Da noi a Nerviano la presentazione e la successiva approvazione è stata fatta a metà novembre. Agli eventi programmati c'erano i soliti "4 gatti del SensoCivico", l'Assessore alla Pubblica Istruzione con il suo Funzionario e qualche consigliere; pur essendo stati convocati, a tutti gli incontri mancavano invece senza giustificazione, (così disse pubblicamente l'Assessore Damiana Cozzi), i Dirigenti Scolastici: Ambrogio Farioli e Maria Merola.
La sala Bergognone, in tutte le sedute era pressoché desolata, un dato che ancora una volta dovrebbe far riflettere...
Noi stiamo chiedendo spiegazioni. Approfondiamo le nostre conoscenze su questioni che meritano chiarezza e massima trasparenza. Siamo convinti che anche per la scuola, a Nerviano esistano gravi anomalie che dovrebbero richiamare l'attenzione di tutti i genitori affinché siano tutelati i diritti dei nostri giovani studenti. Siamo convinti che in nostro dovere non possa fermarsi davanti l'insolente risposta di un Assessore disinteressato, coadiuvato dai suoi superiori. Per cui, in tutta coscienza riteniamo doveroso procedere estendendo le nostre denunce oltre le mura comunali. Questo ahimè, accade sempre più spesso, pertanto anche in questa occasione per avere delle risposte, si rende noto che le nostre istanze nel merito della scuola: "Trasporto scolari a pagamento" e "Luci sempre accese", sono state riportate anche ai Ministeri di competenza e alla Procura della Corte dei Conti per il danno erariale.

Alessandro

giovedì 19 novembre 2009

REWIND




E così, dopo la nostra richiesta ufficiale di invalidare la prima stesura del PGT per presunta violazione della L.R.12, si sollevano altri sospetti sicuramente più gravi e precisi, tali da mettere in discussione la regolarità del PGT ormai in fase di approvazione.
Ieri sera al consiglio comunale abbiamo assistito alla presentazione del secondo tempo di un film già visto con la caduta della giunta Girotti e successivo commissariamento del Comune. Di certo, per ora, c'è che il Sindaco Enrico Cozzi si è dovuto piegare alle pressioni del Consigliere Carlo Sala (GIN) che chiede di denunciare la questione ai Carabinieri.
Non appena possibile, pubblicheremo lo sbobinamento integrale.

martedì 17 novembre 2009

Le strade di tutti e di nessuno


Ecco come l’amministrazione comunale cura gli interessi dei garbatolesi 


Vorrei fare alcune riflessioni con i miei concittadini sullo stato delle strade a Garbatola: 
a) Moltissime strade a Garbatola sono private, vale a dire di proprietà dei residenti, semplicemente perché l’amministrazione comunale di turno non ne ha mai regolarizzato l’acquisizione (attenzione: gratuitamente) attraverso un regolare atto notarile. 
b) Diciamo senza paura che l’amministrazione comunale nervianese non ha nessuna voglia di acquisire queste strade che andrebbero a gravare sul bilancio di spesa per la loro manutenzione e diciamo inoltre che molte di queste strade fatte 30-40-50 anni or sono ormai sono “vecchie “ e bisognose di più manutenzione (asfalto, illuminazione, ecc. ecc.) ogni anno che passa, e che tutte le spese di manutenzione derivanti da queste operazioni attualmente sono a totale carico dei residenti. 
c) Il sindaco durante un incontro sull’argomento mi ha informato che l’acquisizione comunale di queste vie garbatolesi è iniziata e che attualmente vengono acquisite le strade risalenti al 1954. Ognuno faccia i propri conti e consideriamo che più il tempo passa e più le strade peseranno sui nostri bilanci familiari perché bisognose di più interventi. 
d) Ma c’è un aspetto molto più grave relativo alla non acquisizione delle aree cedute dai privati a favore della comunità: le aree a standard. Un esempio: sulla via Monte Nevoso, a seguito di una concessione edilizia, il privato ha dovuto lasciare davanti al proprio ingresso un’area da adibire a parcheggio. Questo accordo prevedeva però una scadenza temporale entro la quale l’amministrazione doveva acquisire l’area e provvedere a fare il parcheggio. Trascorso questo tempo se il comune non provvede all’acquisizione dell’area e agli interventi del caso, il proprietario è autorizzato a riprendersi la parte di terreno ceduta precedentemente a standard e considerarla sua definitivamente. 
Ecco quindi che il territorio garbatolese già privo di qualsiasi infrastruttura si è visto privare di un parcheggio per una negligenza comunale. 
e) Un altro esempio: nell’area di Via La Guardia il Piano di Lottizzazione del 1982 prevedeva nell’accordo tra privati e comune, oltre alle opere di urbanizzazione primarie e secondarie sulla via anche la cessione di due aree a standard che sono quelle a verde sul lato dx della via entrando da via XX Settembre di mq 13.000 ca. Queste aree non sono mai state attrezzate allo scopo (parcheggi e parco) anche se sono passati 27 anni ed ora, questa amministrazione comunale sta barattando queste aree (che non può toccare) con l’industriale potente adiacente che tutto vuole e tutto può, come se fossero sue. In realtà esse sono della collettività garbatolese che si vede derubata di altri 13.000 mq. Ed un altro parcheggio se ne va in fumo ed un altro parco pure. 
f) Un altro esempio: perché l’area destinata a std di mq 6.700 del palazzone di Garbatola già acquisita dal comune con atto notarile del 1992 che consiste in un grande parcheggio ad uso pubblico è inutilizzabile? Perché è inglobata nel cantiere esistente sull’area? Perché se è parcheggio ad uso pubblico non vi è un collegamento stradale fra via XX Settembre e questo parcheggio che ne consentirebbe davvero l’utilizzo? 
g) Perché a suo tempo l’amministrazione comunale non ha preteso come contropartita all’interno del “palazzone” uno spazio da destinare ai giovani garbatolesi che sono 


ANCORA PER STRADA? Perché permettiamo che i nostri giovani, che dovremmo proteggere e far crescere dignitosamente, siano disagiati, emarginati, frustrati, alla ricerca di un posto dove andare, dove incontrarsi e fare attività formative? La risposta è che, ancora una volta, questa amministrazione non ha pensato ai garbatolesi, ma ha rivolto tutte le sue opzioni in favore del territorio di Nerviano, usando però quello di Garbatola. 
E allora ditemi: ma perché noi garbatolesi continuiamo a subire in silenzio? Perché non reagiamo di fronte ad una amministrazione che dispone del nostro territorio come se fosse suo? Lo baratta a suo piacimento, senza nemmeno il pudore e l’onestà di chiederci cosa ne pensiamo? Perché non lo acquisisce, destinandolo allo scopo per il quale ci si era accordati? Di quale altro fatto o misfatto abbiamo bisogno ancora per capire che è tempo di ribellarci a questo modo di fare amministrazione del territorio garbatolese? 
Ditemelo, perché io sono pronta da un pezzo. 
Vorrei davvero che mi rispondeste per favore!


Saluti  -  Patrizia 


P.S. Ci sono molti altri casi sul territorio garbatolese da citare, ma comincio a dirveli per gradi. 

venerdì 13 novembre 2009

Schockezze


Questa mattina, il manifesto del settimanale Settegiorni riportava il verbo del Sindaco Enrico Cozzi: “Garbatola Comune? Una sciocchezza!”
Di fronte al manifesto affisso sulla bacheca fuori dal Pino, (resistente edicolante garbatolese), c’era un pensionato locale che ironico ne commentava la sua lettura a voce alta: “ te brusa el cù ?!?”  Bhé, in effetti, immaginiamo che lo stesso penseranno i numerosi firmatari della petizione, quando leggeranno l’articolo di giornale.
Sciocchezze.... ma quali sciocchezze Sindaco?
La questione è seria, molto seria. Basti pensare che, contrariamente al suo vanto di essere sempre disponibile al confronto con i suoi cittadini, ancora una volta ci troviamo a comunicare attraverso la stampa locale e il nostro blog. Le lettere al protocollo comunale, impiegano mediamente 35/40 gg prima di dare un suo responso; bastasse almeno aspettare per poter confidare in una parola chiara, inequivocabile, attendibile. No! Neanche quello. Un cittadino semplice, non il Primo, l’ultimo dei Cittadini, in 30/40 giorni studia il caso a lui ignoto per gli aspetti legali, al fine di accertare la legittimità delle sue contestazioni, scrive una lettera insieme ai suoi stretti amici concittadini, raccoglie 101 firme petizione, la presenta alla sua attenzione e va in vacanza per almeno una quindicina di giorni. E lo fa nei buchi di tempo. Riesce in questo perché ama il SUO PAESE e tenta di proteggerlo da VOIALTRI. Lasciamo stare va là. Dopotutto lei fa bene a scaricare sempre le responsabilità sui suoi predecessori, infatti, il problema Garbatola e molto più radicato, e le ultime mazzate che questa giunta sta mettendo in pratica con il PGT, non sono il cardine della protesta, come non lo è stato il Fungo e gli oneri a 6 zeri fuggiti oltre confine; come non lo sono state tutte le balle accumulate sulla scuola aperta senza le autorizzazioni previste per legge, e come non lo è stato il suo finto sforzo per trovare un centro di aggregazione sociale al Collettivo Oltre il Ponte, o un parchetto pubblico per anziani e bambini; come dicevo, noi dell’Osservatorio SensoCivico, abbiamo da elencare decine di anni che hanno devastato Garbatola sul piano edificatorio residenziale e industriale, senza che per questo sia stata riconosciuta alla frazione, la spettante parte di profitto sul piano dei servizi. Una lunghissima serie di operazioni di usurpazione del territorio garbatolese pensate a tavolino. L’attualità è certamente rilevante, e questo giustifica la sua istintiva difesa a danno dei suoi colleghi politici, ma noi rivendichiamo tutto. Il passato recente, la storia e la pessima prospettiva futura. 
Ad ogni modo, le risorse, Garbatola "Comune" le avrebbe, ma forse è anche giunto il momento di spiegare dove sono finite tutte quelle utilizzate fino ad oggi: ricordiamo ad esempio, gli oneri di tutti gli edifici residenziali costruiti negli ultimi 10 anni, (fungo compreso), (condominio con MURO su via Isonzo compresso), tutta la zona industriale La Guardia iniziata nel 1982, la Galileo Avionica ampliata quest'anno, per finire al centro commerciale Auchan che non riusciamo neanche a raggiungere con le dovute aree dedicate a pedoni e ciclisti, (centro commerciale che ha mandato in prepensionamento i pochi negozianti rimasti).
Concludo: le risorse le avremmo di sicuro, ma per continuare a vivere così, le risorse non servirebbero neanche.
Alessandro
PS - il termine che abbiamo usato nel testo della petizione non è "secessione", bensì "ricostituzione".

lunedì 2 novembre 2009

Legittima Difesa



Parte oggi 3 novembre 2009 una raccolta firme per chiedere al Governatore Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia, e al Consiglio Regionale, l'istituzione di un referendum popolare dove si chiederà la ricostituzione del Comune di Garbatola.
Di seguito pubblichiamo il testo integrale della petizione. I cittadini di Garbatola e Villanova, potranno sottoscrivere la petizione incontrando i promotori dell'iniziativa facilmente rintracciabili in paese, oppure presso la piazza di Garbatola tutte le domeniche alle ore 12,00.
Per maggiori informazioni, inviare una mail a: info@sensocivico.org


OGGETTO: petizione per l’ottenimento della ricostituzione del comune di Garbatola.


                   Il Comune di Garbatola nel 1861 veniva autonomamente amministrato da un Sindaco, da una Giunta e da un Consiglio; all’epoca venivano censiti 357 abitanti residenti. Fu solo nel 1869 che il comune di Garbatola venne accorpato al comune di Nerviano nella lungimirante aspettativa di un proficuo interesse per entrambe le comunità. Sono passati 140 anni e lo stato dei fatti induce la popolazione a riflettere sull’insuccesso delle aspettative; la realtà odierna evidenzia in modo eloquente quanto la fusione in un’unica amministrazione sia stata vantaggiosa al solo comune nervianese. La perdita dell’autonomia si è rivelata un fattore di disagio tale da cagionare gravi danni sotto il profilo urbanistico, culturale e sociale. Di Garbatola si sta perdendo la memoria e l'identità storica di una comunità che necessita di riconoscersi e di ritrovare quello spirito di appartenenza locale perso a mai più ritrovato nel comune di Nerviano.
Stimolati dal continuo vociare tra i cittadini e da qualche blog locale che ricostruisce la storia palesandone rammarico e disagio della mancata indipendenza, con la presente ci uniamo nel chiedere l'istituzione di un referendum per l’ottenimento del ripristino del Comune di Garbatola. Tale richiesta, come leggeremo di seguito, è motivata nel pieno rispetto delle leggi dello Stato e della legge regionale n°29 del 15 dicembre 2006 fatta eccezione per il limitato numero degli abitanti residenti nella attuale frazione di Garbatola, un particolare di legge di cui chiediamo una deroga in virtù delle specifiche criticità sotto esposte.  
  Il Comune di Nerviano è costituito da agglomerati molto eterogenei fra loro, (Cantone, Costa S.Lorenzo, S.Ilario, Garbatola e Villanova). Le necessità e le peculiarità di Garbatola e Villanova però, hanno caratteristiche specifiche ed esigenze differenti da quelle del resto del Comune di Nerviano, che verrebbero salvaguardate solo in un’ottica autonomistica, con il recupero della propria identità storica e culturale, delle proprie tradizioni e valorizzazione del patrimonio ambientale, senza che prevalgano gli interessi economici di una distaccata amministrazione incapace di amministrarci al pari del restante territorio nervianese.



Garbatola a causa della configurazione toponomastica rispetto al capoluogo Nerviano, delimitata da esso dalla SS 33 del Sempione e dalla SP 109 (vedi allegato cartografico), è fisiologicamente una realtà autonoma; la lontananza da Nerviano ha da sempre mantenuto gli abitanti come entità sociologicamente distinta. Nello stesso modo il capoluogo Nerviano, ha sempre considerato Garbatola come non parte di sé, trascurando di corrispondere e adempiere alle esigenze primarie di una limitata entità. Numericamente esigua rispetto al totale, la popolazione garbatolese non riesce a far valere il rispetto dei propri diritti; eloquente lo sbilanciamento tra servizi richiesti dai cittadini e quelli poi effettivamente erogati. 

Questo fa sorgere indignazione, malessere ed esasperazione nei cittadini. I molti problemi e le principali criticità mettono in evidenza una profonda situazione di disagio legata al traffico, alla sosta selvaggia, alla mancanza di un giardino pubblico e spazi di aggregazione giovanile, alla mancanza di sicurezza per finire al crescente degrado ambientale. Le ragioni esposte sono ben note all’amministrazione comunale, più volte sollecitata alla risoluzione almeno delle criticità; ma MAI, come visibile dal faldone allegato, siamo stati ascoltati.
Una politica più attenta e sensibile, capace di coinvolgere i cittadini sulle decisioni del territorio, probabilmente avrebbe evitato questa richiesta estrema di ritornare ad essere un Ente Autonomo.
Pertanto, al fine di migliorare le condizioni di vita della nostra piccola ma, autosufficiente comunità, confidiamo in un possibile futuro fatto di pianificazione del territorio con reale tutela delle aree e delle risorse di interesse naturalistico, oggi più che mai, a grave rischio di nuovi ampliamenti residenziali e industriali, nonché alla salvaguardia di costruzioni di pregio storico e architettonico. Crediamo nella possibilità di riconquistare maggiore spazio dedicato alla promozione umana, sanitaria, sociale, scolastica, culturale, economica, associativa, ricreativa e sportiva dei cittadini di Garbatola.

Visti i sopraccitati presupposti e seguendo la legge Regionale 15 dicembre 2006 n°29 : ..."salvo che per le caratteristiche dei gruppi presenti sul territorio degli stessi, dei luoghi, delle infrastrutture e delle funzioni territoriali, nonché per la limitata entità della popolazione e del territorio rispetto al totale, si possano escludere dalla consultazione le popolazioni che non presentino un interesse diretto e qualificato alla variazione territoriale", chiediamo inoltre che il referendum si svolga per i soli 1723 cittadini elettori (dato risalente alle ultime elezioni del 2006) della frazione di Garbatola e Villanova.

In attesa di riscontro, cogliamo l’occasione per porgere i nostri distinti saluti


martedì 27 ottobre 2009

INCHIESTA "il Giorno"


mercoledì 21 ottobre 2009

Comparazione Sindaci


Domenico Finiguerra - Enrico Cozzi

Non ce ne voglia il buon Sindaco di Cassinatta di Lugagnano per l'affiancamento; in un post precedente utilizzammo già la sua immagine come esempio da imitare. Oggi ritorniamo a lui grazie ad un articolo giornalistico che ci invita ad una vera e propria comparazione delle due facce della stessa medaglia. Medaglia intesa come tendenza politica di centro sinistra.

Per cui, con tutto il rispetto che va sempre riconosciuto al ruolo istituzionale, mettiamo a confronto i due Sindaci uguali nel ruolo a loro conferito dai cittadini.

Entrambi, relativamente giovani, astuti e intelligenti, amministrano un paese del nord Italia dove, in egual misura, è necessario difendersi dalle stesse minacce.

Ebbene, il Sindaco Finiguerra è visibilmente ben voluto dai suoi concittadini, non per tacito assenso come potrebbe accadere da noi, bensì, si apprende questo dai media e dalle pagine aperte ai commenti interattivi del suo sito personale. Ormai, è consolidata e indubbia la sua capacità di sfruttare la posizione amministrativa, per difendere il territorio dei suoi elettori e per ricambiarli della fiducia che gli è stata riposta nell'urna elettorale. La sua posizione di potere viene oltremodo strumentalizzata, (bello usare questo termine in positivo), per combattere l'inquinamento e per dare un contributo in difesa dei suoi ideali largamente condivisi. Un esempio emblematico che ci piace rimarcare per l'efficienza politica capace di trasformare la Persona in un Simbolo del buon Governo. Sempre coinvolti assieme a lui in percorsi trasparenti e condivisi, i cassinesi lo rieleggono col 62 per cento dei voti consentendo agli ideali di una politica locale di diventare riferimento positivo per tutti i comuni d’Italia. Condividiamo le sue campagne a salvaguardia dell’ambiente e della società, ma soprattutto, grazie alla sua volontà di confrontarsi e comunicare con la gente, riconosciamo in Domenico Finiguerra l'aspetto più nobile della democrazia. Per chi non l'avesse ancora fatto, invitiamo i nostri lettori ad approfondire la sua conoscenza attraverso il sito: http://www.domenicofiniguerra.it/

L'altro, il nostro Sindaco Cozzi, faccia opposta della stessa medaglia, vince per la prima volta al ballottaggio del 2006. Fin da subito, manifesta sicurezza e idee molto chiare, ma del buon governo sembra non curarsene proprio; chiuso, per non dire blindato, preferisce sfruttare la posizione acquisita per non corrispondere agli ideali promessi in campagna elettorale. Manifesta incoerenza con le programmate promesse e attraverso il potere acquisito, rifiuta con burocratici meccanismi, il vero confronto con i suoi elettori. Difficile opporsi alle sue scelte più impopolari, anche attraverso i legittimi strumenti previsti dalla legge; lettere, petizioni, manifestazioni eccetera, con lui diventano strumenti inutili.

I lavori pubblici, generalmente fermi, o aperti e chiusi con un codazzo di problematiche che lo impegnano a nascondere o mentire, (vedasi la Scuola di Garbatola), evidenziano le due velocità di questo territorio: scuole e servizi “NORMALI” fermi nel tempo, mentre l’edilizia privala, l’industria privata, ed il polo commerciale nervianese sembrano veloci e incontrollati.

Dinamico e veloce con il (PGT) Piano di Governo del Territorio: passa dalla esigenza di preservare strategicamente il paese in funzione della vita sociale, alla strategia per costruire quanto più possibile. Pochi ma decisamente contenti, lo saranno un buon gruppo di persone che insieme ai suoi stretti collaboratori, progettano migliaia e migliaia di metri cubi di cemento da edificare su terreno vergine, in un intreccio raccapricciante che mischia l'alto traffico viabilistico, l'industria, il commercio dei grandi magazzini e la zona residenziale, in un unico e disordinato sistema urbano, destinato a peggiorare una situazione già grave da tempo. Tra i cittadini qualcuno se ne è accorto, ma contrariamente a quanto imposto dalla Legge Regionale 12 sulla partecipazione al PGT, (vincolo posto ai comuni per non usurpare il territorio con i "vecchi sistemi"), l'auspicata partecipazione è COMPLETAMENTE FALLITA in quanto, a nostro parere, il Sindaco Cozzi ha pubblicizzato male l'evento ed ha reso impraticabile e impossibile la redazione partecipata del Piano.

Politicamente preparato nel sostenere con autorità le sue "ULTIME scelte politiche, frutto di ponderate valutazione" chiude ogni dibattito ritenendosi assolutamente responsabile, (sarà! ma a noi 4 Cittadini rimane sempre l'amaro in bocca e la sempre più sfigata residenza). Quando è in difficoltà, usa indiscriminatamente l'arte della promessa scritta o verbale come fine che giustifica i mezzi. Quale fine? Dilatazione dei tempi e sfinimento dei pochi elettori rimasti, in grado di pretendere rispetto del programma votato.

Da questa comparazione ne traiamo le nostre conclusioni finali, evidenziando che Il Sindaco Cassinese ha protetto e continua a protegge il proprio territorio con enorme successo e con l'assoluta consapevolezza dei suoi cittadini; al contrario, il nostro Sindaco nervianese cambia e trasforma ancora negativamente il nostro territorio, nella quiete di una cittadinanza incosciente per storica volontà e necessità dei suoi stessi governati.

Per grazia acquisita, non da lui ovviamente, ci riteniamo ancora fortunati di potere esprime almeno la nostra opinione.


mercoledì 14 ottobre 2009

Politici a salvaguardia della scuola



Partendo dall'Assessore alla Pubblica Istruzione Damina Cozzi, docente elementare per scuola di via dei Boschi, per arrivare al Presidente del Consiglio Andrea Piscitelli, docente di religione alle scuole medie di Nerviano, abbiamo diverse figure politiche particolarmente vicine al sistema scolastico locale.
Un beneficio? Speriamo! Di certo, quando si parla di edifici scolastici, loro potrebbero essere rilevanti nel contrastare o assecondare i continui rinvii e gli infiniti ritardi di un necessario adeguamento degli istituti scolastici. Noi, attraverso queste pagine, sosteniamo da tempo che esistono gravissime anomalie, e così, spesso il nostro gratuito ed appassionato servizio informativo, si scontra coi pensieri opposti di coloro che proprio attraverso la bivalente veste professionale, non denuncia, anzi continua a manifestare normalità e perfezione tali da disorientare anche noi.

Mario Giordano, nel suo libro, non ha chiarito molto sulla grave questione nervianese, è probabile che anche lui si sia lasciato disorientare, poco importa... ma visto che con questo post come per gli altri, si invitano i concittadini a indagare e riflettere, ci auguriamo che ognuno sappia fare le proprie valutazioni sugli edifici scolastici e non, frequentati dai nostri bambini.


Aggiornamento del 23/10/2009: dopo il trasporto scolastico, quest'ultima lettera allegata e qualche altra considerazione passata, riteniamo necessario attivarci per una seria Osservazione di tutto quanto sia utile a garantire il rispetto dei diritti dei nostri giovani studenti nervianesi. Vi terremo aggiornati:  

Dalla parte del cittadino

domenica 11 ottobre 2009

Trasporto scolari


Con la lettera del 3 marzo 2008, l’Assessore Damiana Cozzi (insegnante scolastica) lasciava aperta la possibilità di replica. Nei fatti però, la nostra richiesta di approfondire è stata rigettata nel tipico stile politico/amministrativo nervianese. Una situazione che ci piace associare ad alcune lettere precedenti: "Amminitsrazione antisociale" e "Amministrazione antisociale - Bis", lettere rimaste senza risposta e con un cambio di Assessore (...); si passò dal pacato Assessore alle Politiche Sociali Pio Petrosino, al defilato Assessore Marcucci. Per noi non cambiò nulla. Medesima sostanza con volti differenti di ventennale esperienza sulla politica nervianese. Le loro attenzioni politiche sono rivolte “solo” verso complessi ed onerosi progetti assistenziali, meglio se questi progetti rientrano nella bolla dei finanziamenti extra comunali. Lo spazio concesso a coloro che lamentano disagi in ambiti di ordinaria amministrazione è pari a zero, se non addirittura orticante, viste le reazioni alle istanze dei cittadini. Nessun interesse per la mancata manutenzione di un campetto da basket senza i ferri ai tabelloni, o della manutenzione di ciclabili impraticabili. Disinteresse anche per le numerose barriere architettoniche o la mancanza di palestre a norme o siti di aggregazione sociale. Esempi a bizzeffe per dimostrare quanto sia controversa la politica sociale guidata da persone prive di passione e sensibilità verso bambini e anziani; verso tutta una comunità, che non a caso, sulla carta può vantare l’esistenza di un assessorato specifico a loro dedicato. L'assessorato in assoluto più importante per noi dell’Osservatorio SensoCivico, tuttavia, questo Assessorato sembra essersi trasformato in un becero meccanismo in cerca di fondi economici che arrivano da lontano, per cui, largo ai progetti ambiziosi di grande rilievo economico, e nessuno spazio per la vera delega assunta con le promesse elettorali, quando nel lontano 2006 si cercava il voto di giovani, famiglie, anziani.

MORALE: chiedere soldi ai bambini nei modi descritti nella lettera, è solo un riflesso incondizionato di una politica che non riesce più a nascondere e controllare i suoi istinti più vergognosi.


Aggiornamento del 12/10/2009: una grave mancanza ha scatenato le ire di qualche partigiano convinto. Giustamente, si richiama la nostra attenzione in quanto è stato omesso un particolare che noi davamo già per scontato. Pertanto precisiamo: nelle medesime condizioni, i soldi ai bambini li hanno chiesti anche le amministrazioni precedenti alla Giunta Cozzi.

lunedì 14 settembre 2009

Scuola dell'infanzia


I signori dell’Osservatorio SensoCivico, nel finire del 2007, si erano attivati facendo emergere pubblicamente, macroscopiche violazioni e negligenze commesse nella ristrutturazione della scuola elementare di Garbatola. Negligenze gravissime che hanno indotto alcuni cittadini a chiedere le dimissioni del Sindaco, mentre l’amministrazione sta ancora oggi rimediando alle malefatte nel vano tentativo di non dare troppo nell’occhio, ....ma di questo avremo modo di parlarne più avanti.

Questa premessa per far notare che lo spostamento dei piccoletti dell’asilo in ristrutturazione, integrati ora nella scuola elementare, ha permesso ai “furbetti” di mischiare i lavori di adeguamento dedicati ai piccoli bambini, con quelli dovuti alle effettive negligenze emerse dopo le denunce dei cittadini; inoltre, tornando ora alla ristrutturazione dell'asilo, gli Osservatori, hanno già più volte richiamato politici e funzionari per il mancato rispetto delle norme sul risparmio energetico, (l'asilo, pare che verrà ampliato e ristrutturato privo dei pannelli solari previsti invece dal regolamento edilizio comunale), oltre la mancanza in entrambe le strutture (scuola elementare e asilo) del REGOLARE e/o COMPILATO CORRETTAMENTE, CARTELLO di CANTIERE, previsto dal Dpr 447/91, valido per lavori PUBBLICI e PRIVATI. Tale mancanza sarebbe oggetto di sanzione in base l'art. 27 c.4 del testo unico edilizia. Un cartello che specie nei lavori pubblici Nervianesi trova raramente applicazione.

Tuttavia, secondo l'art. 18 della legge 55/90, tale cartello è previsto in particolare nei cantieri oggetto di lavori pubblici; nel caso non vi fosse l'applicazione del cartello, nei parametri disciplinati dalla legge, gli ufficiali ed agenti di polizia avrebbero l'onere di comunicare alle autorità competenti l'eventuale mancanza.

I regolamenti edilizi comunali, più o meno completi della suddetta normativa, devono sempre e comunque attenersi alle prescrizioni disciplinate dalle leggi nazionali, senza che le autorità comunali abusino della loro sempre possibile posizione di committenti, responsabili e controllori.

A fianco l'immagine di un paio di cartelli che oltre ad adempiere ai requisiti previsti dalla legge, riescono a dare la parvenza di lavori pubblici eseguiti con la massima trasparenza e onestà verso i cittadini contribuenti.

venerdì 7 agosto 2009

Ventunmilaseicentoeuriiiiiii


Dopo il divieto di accesso, cioè, dopo l'istallazione del "singolare" quanto squallido e mai rispettato cartello di divieto di accesso applicato in via Isonzo.... l'Amministrazione Comunale in concerto con l'Ufficio Tecnico ed il Comando di Polizia Municipale ha pensato di spendere URGENTEMENTE VENTUNMILASEICENTOEURO per istallare tre dossi pedonali di plastica.
I cittadini di via Isonzo, interessati sì, ma allontanati da ogni possibile partecipazione alla scelta presa, contestano la DETERMINAZIONE 438, che nonostante l'onerosa cifra, non risponderà alle richieste fatte fin qui; oltremodo, la preoccupazione è ora sulla riconosciuta rumorosità che tali dossi provocano al passaggio degli utenti motorizzati.

Aggiornamento del 10 settembre 2009: risponde a Gaetano Carcano scrivente per conto dell'Osservatorio SensoCivico, la responsabile dell'area tecnica comunale: Sig.ra Sara Morlacchi di cui ne integriamo a fianco la lettera.
Nel contempo, come prevedibile abbiamo rilevato nei mesi estivi intercorsi, notevole perplessità da parte dei colleghi cittadini, che confermano la tesi per cui € 21.600,00, dovrebbero essere impiegati per opere definitive e non per soluzioni provvisorie come sostenuto dallo stesso Sindaco attraverso le dichiarazioni rilasciate al settimanale Settegiorni.
Tuttavia, la scelta adottata dall'amministrazione "politica", come ribadito dalla Sig.ra Morlacchi, pare proprio non trovare consenso tra la popolazione residente in via Isonzo, per cui ancora una volta, non si capisce proprio che tipo di politica stia rappresentando la cittadinanza; e ancora: non si capisce quali garanzie di sicurezza possa dare il Comandante della Polizia Municipale e lo staff tecnico comunale che, anche a fronte di evidenti perplessità sulla sicurezza, si piegano facilmente alle volontà politiche oggetto di proteste popolari.
Ricordiamo in fine, che questa complicità tra controllori, tecnici e politici, sempre sullo stesso caso di via Isonzo, ha già prodotto plateali ritardi e ridicoli errori di cui stiamo tutti pagandone le insopportabili violazioni e conseguenze.


martedì 28 luglio 2009

Sulle rive del Villoresi





Difficile trovare un pizzico di orgoglio in chi gestisce il nostro territorio... comunque, in merito alla ciclabile lungo il canale, qualcosa era stato scritto nella lettera inviata all’amministrazione comunale: “Amministrazione antisociale-BIS”.

Da allora abbiamo la certezza, (nonostante i tentativi del Sindaco di respingere ogni responsabilità), che le opere di manutenzione della ciclabile lungo il Villoresi sono in capo all’ente comunale ma, come tutti possiamo constatare, il nostro tratto “ciclabile” può vantare il solito degrado; in molti tratti non c’è la staccionata di sicurezza, non c’è il sedime ciclopedonabile come da regolamento, non c’è alcuna cura dei boschetti a lato, (luogo per incontri omosessuali, spacciatori e abbandono di immondizia). Il risultato è la solita vergognosa situazione che mette tutta la popolazione in ridicolo e profondo disagio.

Tutto questo, come da abitudine, avviene solo a Nerviano e sempre sotto gli occhi “ammiccanti” dell'opposizione e delle associazioni compiacenti verso il loro socio maggioritario temporaneamente al potere, (sez. LEGAMBIENTE NERVIANO compresa).

Morale: le mamme nervianesi raccomandano ai loro figli di non percorre la ciclabile lungo il Villoresi.

Morale BIS: i nostri amministratori e combriccola, incapaci di salvaguardare un brevissimo tratto di ciclabile, continuano a riempirsi la bocca di paroloni in difesa dell'ambiente: PLIS del Roccolo, PLIS dei Mulini e Villoresi, PLIS del Lura, ambiziosi progetti ciclabili, eccetera... eccetera... eccetera... eccetera... eccetera...


Documento fornito da: Osservatorio SensoCivico


Pillole di soddisfazione 12/10/2009: (vedi comunicato) confidiamo anche nell'adeguamento del sedime ciclabile in attesa dell'auspicata convenzione. Non abbiamo dubbi che una maggiore attenzione del Consorzio del Villoresi possa garantire maggiore cura e dignità al rinomato canale. Il SensoCivico Ringrazia

venerdì 17 luglio 2009

Osservazione LR 12.2005



Semplici cittadini interessati al PGT. Una vera manna per un piano di governo da costruire in armonia coi cittadini; cittadini che hanno dimostrato di essere disponibili a dedicare ore preziose del loro tempo per fornire informazioni utili e possibili soluzioni da confrontare con le teorie dei tecnici. Questo almeno, è quanto poteva succedere a Nerviano ma evidentemente non è andata così: non era stata accolta la richiesta di un forum, iniziativa che invece ha trovato molti consensi in altri comuni. Non sono stati ricevuti a colloquio molti cittadini che ne hanno fatto richiesta. Non sono state date risposte esaustive alle lettere formulate nel merito dei singoli progetti.

Spiace davvero vedere che sia proprio il cittadino a chiedere alle istituzioni il rispetto delle leggi.


Aggiornamento del 23/7/2009: aggiungiamo la risposta dell'amministrazione comunale, pervenuta in data 23/7/2009, relativa alla lettera di osservazione inviata dall'Osservatorio SensoCivico.

In attesa di Giudizio vi terremo aggiornati.


Aggiornamento del 24/9/2009: Adottati gli stessi sistemi che a molti cittadini paiono poco ortodossi; adottato lo stesso modus operandi utilizzato nelle decisioni più devastanti per la comunità nervianese; adottato il principio per cui in politica a Nerviano, tutto è possibie; la giunta comunale capitanata dal Sindaco Enrico Cozzi ha adottato il PGT senza il voto dell'opposizione che lascia i banchi per protesta. ... e così, il Sindaco Cozzi, supponiamo divertito, dichiara: abbiamo adottato un PGT di largo respiro.




LEGGE REGIONALE N. 12 DEL 11-03-2005 DELLA REGIONE LOMBARDIA


Parte I - PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO • Titolo I - OGGETTO E CRITERI ISPIRATORI

... 2. La presente legge si ispira ai criteri di sussidiarietà, adeguatezza, differenziazione, sostenibilità, partecipazione, collaborazione, flessibilità, compensazione ed efficienza.

La presente legge regionale è pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione.

E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla osservare come legge della regione lombarda.


Milano, 11 marzo 2005

Roberto Formigoni

(approvata con deliberazione del consiglio regionale n.VII/1168 del 16 febbraio 2005)


Scarica la legge




martedì 14 luglio 2009

ATR e PGT





lunedì 13 luglio 2009

PGT e Criticità

Con questa lettera alcuni cittadini di Garbatola si sarebbero associati al fine di produrre una formale osservazione contro quanto previsto con l'attuazione del PGT.

Per questo post evitiamo l'affiancamento alle linee di governo invitando tutti gli interessati al futuro del territorio nervianese alla lettura delle seguenti  relazioni: 

  1. - Il documento di Piano VAS
  2. - Il Piano delle Regole
  3. - Il Piano dei Servizi

NB alcuni file  sopra lincati, sono pesanti e lunghi da scaricare


Queste relazioni, ci permettono di giudicare e definire (come nella lettera a fianco) incongrue molte delle scelte intraprese dagli architetti nel merito della stesura del PGT in corso di adozione, non da meno, si potrà notare con maggiore rilevanza quanto sarebbe stata influente e importante la civica partecipazione prevista per legge. 


Tratto dalle linee guida del PGT: 

CONTENUTI SPECIFICI DEL PGT

IL QUADRO CONOSCITIVO DEL TERRITORIO

il quadro conoscitivo del territorio è necessario per la costruzione del Piano del territorio e di

conseguenza riveste diverse funzioni, ossia:

• offrire un quadro conoscitivo delle caratteristiche della popolazione residente nel

territorio, delle sue problematiche e dell’articolazione dei servizi e delle risorse

presenti;

• effettuare o permettere l’avvio della valutazione dell’esistente, per analizzare criticamente

la capacità del sistema dei servizi di rispondere ai bisogni della popolazione residente;

• preparare l’azione programmatoria e porre le condizioni di verificare gli esiti delle scelte

politiche, metodologiche ed organizzative del sistema integrato locale dei servizi sociali;

• favorire la trasparenza, la comunicazione nell’ambito della comunità locale, offrendo

informazioni ai diversi portatori di interessi del territorio

Il profilo si propone di fornire elementi conoscitivi ed interpretativi utili per una comprensione il

più possibile approfondita e realistica delle caratteristiche e delle dinamiche del contesto

territoriale locale. Si tratta di un documento costruito in modo partecipato col coinvolgimento

diretto di vari attori, istituzionali e non, interessati ed impegnati nella realizzazione del benessere

della comunità locale.

Il governo del territorio si attua mediante una pluralità di piani, fra loro coordinati e differenziati, i

quali, nel loro insieme, costituiscono la pianificazione del territorio stesso.

Il governo del territorio si caratterizza per:

• la pubblicità e la trasparenza delle attività che conducono alla formazione degli strumenti;

• la partecipazione diffusa dei cittadini e delle loro associazioni;

• la possibile integrazione dei contenuti della pianificazione da parte dei privati

Sono strumenti della pianificazione comunale:

• il piano di governo del territorio;

• i piani attuativi e gli atti di programmazione negoziata con valenza territoriale.

Il piano di governo del territorio, di seguito denominato PGT, definisce l’assetto dell’intero

territorio comunale ed è articolato nei seguenti atti:

- Il documento di Piano – strettamente correlato alla VAS (valutazione ambientale strategica)

- Il Piano delle Regole

- Il Piano dei Servizi

Il piano di governo del territorio (PGT) nella sua triplice articolazione di documento di Piano, Piano

delle Regole, Piano dei Servizi, intende essere un atto con caratteri prevalentemente strategici e di

regia della politica complessiva sul territorio, quindi molto di più di un piano urbanistico,

configurandosi come una pluralità di atti, a ciascuno dei quali si riconosce autonomia di gestione e

previsione, ma che vengono mantenuti nell’ambito di un unico processo di pianificazione.