martedì 28 luglio 2009

Sulle rive del Villoresi





Difficile trovare un pizzico di orgoglio in chi gestisce il nostro territorio... comunque, in merito alla ciclabile lungo il canale, qualcosa era stato scritto nella lettera inviata all’amministrazione comunale: “Amministrazione antisociale-BIS”.

Da allora abbiamo la certezza, (nonostante i tentativi del Sindaco di respingere ogni responsabilità), che le opere di manutenzione della ciclabile lungo il Villoresi sono in capo all’ente comunale ma, come tutti possiamo constatare, il nostro tratto “ciclabile” può vantare il solito degrado; in molti tratti non c’è la staccionata di sicurezza, non c’è il sedime ciclopedonabile come da regolamento, non c’è alcuna cura dei boschetti a lato, (luogo per incontri omosessuali, spacciatori e abbandono di immondizia). Il risultato è la solita vergognosa situazione che mette tutta la popolazione in ridicolo e profondo disagio.

Tutto questo, come da abitudine, avviene solo a Nerviano e sempre sotto gli occhi “ammiccanti” dell'opposizione e delle associazioni compiacenti verso il loro socio maggioritario temporaneamente al potere, (sez. LEGAMBIENTE NERVIANO compresa).

Morale: le mamme nervianesi raccomandano ai loro figli di non percorre la ciclabile lungo il Villoresi.

Morale BIS: i nostri amministratori e combriccola, incapaci di salvaguardare un brevissimo tratto di ciclabile, continuano a riempirsi la bocca di paroloni in difesa dell'ambiente: PLIS del Roccolo, PLIS dei Mulini e Villoresi, PLIS del Lura, ambiziosi progetti ciclabili, eccetera... eccetera... eccetera... eccetera... eccetera...


Documento fornito da: Osservatorio SensoCivico


Pillole di soddisfazione 12/10/2009: (vedi comunicato) confidiamo anche nell'adeguamento del sedime ciclabile in attesa dell'auspicata convenzione. Non abbiamo dubbi che una maggiore attenzione del Consorzio del Villoresi possa garantire maggiore cura e dignità al rinomato canale. Il SensoCivico Ringrazia

venerdì 17 luglio 2009

Osservazione LR 12.2005



Semplici cittadini interessati al PGT. Una vera manna per un piano di governo da costruire in armonia coi cittadini; cittadini che hanno dimostrato di essere disponibili a dedicare ore preziose del loro tempo per fornire informazioni utili e possibili soluzioni da confrontare con le teorie dei tecnici. Questo almeno, è quanto poteva succedere a Nerviano ma evidentemente non è andata così: non era stata accolta la richiesta di un forum, iniziativa che invece ha trovato molti consensi in altri comuni. Non sono stati ricevuti a colloquio molti cittadini che ne hanno fatto richiesta. Non sono state date risposte esaustive alle lettere formulate nel merito dei singoli progetti.

Spiace davvero vedere che sia proprio il cittadino a chiedere alle istituzioni il rispetto delle leggi.


Aggiornamento del 23/7/2009: aggiungiamo la risposta dell'amministrazione comunale, pervenuta in data 23/7/2009, relativa alla lettera di osservazione inviata dall'Osservatorio SensoCivico.

In attesa di Giudizio vi terremo aggiornati.


Aggiornamento del 24/9/2009: Adottati gli stessi sistemi che a molti cittadini paiono poco ortodossi; adottato lo stesso modus operandi utilizzato nelle decisioni più devastanti per la comunità nervianese; adottato il principio per cui in politica a Nerviano, tutto è possibie; la giunta comunale capitanata dal Sindaco Enrico Cozzi ha adottato il PGT senza il voto dell'opposizione che lascia i banchi per protesta. ... e così, il Sindaco Cozzi, supponiamo divertito, dichiara: abbiamo adottato un PGT di largo respiro.




LEGGE REGIONALE N. 12 DEL 11-03-2005 DELLA REGIONE LOMBARDIA


Parte I - PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO • Titolo I - OGGETTO E CRITERI ISPIRATORI

... 2. La presente legge si ispira ai criteri di sussidiarietà, adeguatezza, differenziazione, sostenibilità, partecipazione, collaborazione, flessibilità, compensazione ed efficienza.

La presente legge regionale è pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione.

E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla osservare come legge della regione lombarda.


Milano, 11 marzo 2005

Roberto Formigoni

(approvata con deliberazione del consiglio regionale n.VII/1168 del 16 febbraio 2005)


Scarica la legge




martedì 14 luglio 2009

ATR e PGT





lunedì 13 luglio 2009

PGT e Criticità

Con questa lettera alcuni cittadini di Garbatola si sarebbero associati al fine di produrre una formale osservazione contro quanto previsto con l'attuazione del PGT.

Per questo post evitiamo l'affiancamento alle linee di governo invitando tutti gli interessati al futuro del territorio nervianese alla lettura delle seguenti  relazioni: 

  1. - Il documento di Piano VAS
  2. - Il Piano delle Regole
  3. - Il Piano dei Servizi

NB alcuni file  sopra lincati, sono pesanti e lunghi da scaricare


Queste relazioni, ci permettono di giudicare e definire (come nella lettera a fianco) incongrue molte delle scelte intraprese dagli architetti nel merito della stesura del PGT in corso di adozione, non da meno, si potrà notare con maggiore rilevanza quanto sarebbe stata influente e importante la civica partecipazione prevista per legge. 


Tratto dalle linee guida del PGT: 

CONTENUTI SPECIFICI DEL PGT

IL QUADRO CONOSCITIVO DEL TERRITORIO

il quadro conoscitivo del territorio è necessario per la costruzione del Piano del territorio e di

conseguenza riveste diverse funzioni, ossia:

• offrire un quadro conoscitivo delle caratteristiche della popolazione residente nel

territorio, delle sue problematiche e dell’articolazione dei servizi e delle risorse

presenti;

• effettuare o permettere l’avvio della valutazione dell’esistente, per analizzare criticamente

la capacità del sistema dei servizi di rispondere ai bisogni della popolazione residente;

• preparare l’azione programmatoria e porre le condizioni di verificare gli esiti delle scelte

politiche, metodologiche ed organizzative del sistema integrato locale dei servizi sociali;

• favorire la trasparenza, la comunicazione nell’ambito della comunità locale, offrendo

informazioni ai diversi portatori di interessi del territorio

Il profilo si propone di fornire elementi conoscitivi ed interpretativi utili per una comprensione il

più possibile approfondita e realistica delle caratteristiche e delle dinamiche del contesto

territoriale locale. Si tratta di un documento costruito in modo partecipato col coinvolgimento

diretto di vari attori, istituzionali e non, interessati ed impegnati nella realizzazione del benessere

della comunità locale.

Il governo del territorio si attua mediante una pluralità di piani, fra loro coordinati e differenziati, i

quali, nel loro insieme, costituiscono la pianificazione del territorio stesso.

Il governo del territorio si caratterizza per:

• la pubblicità e la trasparenza delle attività che conducono alla formazione degli strumenti;

• la partecipazione diffusa dei cittadini e delle loro associazioni;

• la possibile integrazione dei contenuti della pianificazione da parte dei privati

Sono strumenti della pianificazione comunale:

• il piano di governo del territorio;

• i piani attuativi e gli atti di programmazione negoziata con valenza territoriale.

Il piano di governo del territorio, di seguito denominato PGT, definisce l’assetto dell’intero

territorio comunale ed è articolato nei seguenti atti:

- Il documento di Piano – strettamente correlato alla VAS (valutazione ambientale strategica)

- Il Piano delle Regole

- Il Piano dei Servizi

Il piano di governo del territorio (PGT) nella sua triplice articolazione di documento di Piano, Piano

delle Regole, Piano dei Servizi, intende essere un atto con caratteri prevalentemente strategici e di

regia della politica complessiva sul territorio, quindi molto di più di un piano urbanistico,

configurandosi come una pluralità di atti, a ciascuno dei quali si riconosce autonomia di gestione e

previsione, ma che vengono mantenuti nell’ambito di un unico processo di pianificazione.

venerdì 10 luglio 2009

Dimissioni di Carugo


Alcuni vorrebbero le dimissioni in massa di tutta la maggioranza e buona parte dell'opposizione, invece dopo l'espulsione prepotente dell'Assessore Antonia Stranieri, la revoca e "comoda" sostituzione del Difensore Civico,  le blande dimissioni per motivi familiari, dell'Assessore Pio Giovanni Petrosino conseguenza di un rimpasto di giunta... oggi dobbiamo fare i conti con le dimissioni del primo della classe, il più votato fra i consiglieri, (il doppio dei voti del vice Sindaco), il più amato tra i giovani e giovanissimi; l'unico che ha saputo preservare la sua immagine pulita attraverso scelte e dichiarazioni sempre coerenti ed allineate al programma e all'elettorato
Lo abbiamo visto in imbarazzo per le posizioni dei suoi alleati politici; lo abbiamo visto votare contro la sua stessa giunta in più occasioni, forse le più importanti; lo abbiamo applaudito e incoraggiato affinché mantenesse alto l'atteggiamento coerente che distingueva Lui dagli altri politici. 
Ora, certi che la sua disciplina politica era comunque ingiustamente osteggiata dall'opposizione e respinta da tutta l'alleanza orientata diversamente, non possiamo fare altro che condividere ogni parola contenuta nel testo delle dimissioni. Dimissioni che fino a prova contraria, entrano a piè pari nelle Osservazioni al PGT in corso di adozione.

A fianco il testo integrale delle dimissioni.

Osservazione e Petizione


L’Osservazione che pubblichiamo oggi, riprende la petizione popolare fatta dai cittadini di Garbatola in data 18/03/2008.

Il sindaco Enrico Cozzi, allo scadere dei 30 gg massimi previsti per legge, respinse la petizione dichiarandone condivisibili i contenuti e rimandandone le dovute valutazioni nel corso della stesura del Piano di Governo del Territorio. 

Morale: pur essendo arrivati alle Osservazioni pre-adozione PGT, nessuno dei promotori della contestazione è stato interpellato o ascoltato, e visti i prospetti elaborati in merito, e le poche dichiarazioni rilasciate nel corso dei burocratici incontri previsti dalla legge che regolamenta il PGT, la stessa torna nella duplice funzione di Osservazione al PGT e Petizione popolare.

Un'altra prova incontestabile del mancato ascolto dei cittadini e della mancata partecipazione al PGT.

Per rimarcare le incongruenze emerse nei patti sottoscritti coi cittadini dalla giunta Cozzi proponiamo di seguito il 6° cap. delle linee di governo.


CAPITOLO 6 “AMBIENTE E TERRITORIO” 

Riqualificazione urbana, territoriale ed ambientale. 

La qualità del territorio nelle sue diverse componenti è da considerare come un fattore condizionante per lo sviluppo della comunità locale, il territorio è un valore: si preserva, non si monetizza. 

La domanda di qualità ambientale, di funzionalità della pubblica amministrazione, di efficienza dei servizi alle persone e alle imprese, di dotazione infrastrutturale e di offerta formativa, riguarda direttamente la capacità di un territorio di mantenere un profilo di eccellenza e di ritornare ad essere attraente come luogo da frequentare. 

Per far ciò occorre innanzitutto rivedere il documento di inquadramento, ovvero compiere scelte di pianificazione urbanistica che non permettano un depauperamento del territorio, ma che, al contrario, si orientino al recupero. 

I centri storici di Nerviano e delle Frazioni versano in uno stato di desolante abbandono. ...


...I Parchi e le aree pubbliche

Migliorare qualitativamente gli spazi verdi esistenti, favorendo il grado di sostenibilità del territorio comunale, utilizzando un “Piano strategico degli spazi verdi”, le cui caratteristiche possono essere così riassunte: 

è un piano di lungo periodo, che ha la finalità di accrescere in modo significativo il livello di qualità ambientale della città, 

è accompagnato da un programma operativo di breve periodo con traguardi ben definiti;  

ha il compito di migliorare la pianificazione, la progettazione, la gestione e la manutenzione degli spazi verdi con un approccio di tipo intersettoriale, 

è dotato di un sistema di monitoraggio basato su indicatori di prestazione sia del sistema del verde che delle azioni messe in atto, 

si configura come un processo di decisione e di attuazione basato sulla partecipazione attiva dei cittadini e sul coinvolgimento diretto di un forum di soggetti portatori di interessi socialmente rilevanti. 


Un sistema di parchi tra di loro collegati mediante una rete di percorsi è un modo per valorizzare il nostro territorio. 

Questi beni preziosi devono però essere resi pienamente fruibili. 

Devono poter convivere le attività agricole e quelle di svago. Occorrerà adoperarsi perché il Parco del Roccolo diventi uno spazio realmente e interamente fruibile da chiunque, lo studente interessato ai misteri della natura, lo sportivo, le famiglie in cerca di svago, l’anziano alla ricerca di frescura ecc. 


Obbiettivi da realizzare sono


unire la cava Cozzi con l’area a verde (cinofili), creando un luogo di facile accesso ai cittadini per attività socializzanti e ricreative organizzate come manifestazioni popolari; 

migliorare la qualità dei giardini pubblici di Via Roma, S. Ilario e Garbatola, con un’illuminazione più efficiente, servizi igienici e la creazione di un chiosco di bibite e gelati (con utilizzo stagionale da “assegnare” in gestione); 

riqualificazione in modo funzionale delle aree a verde/ricreative poste fuori dalle scuole pubbliche; 

sistemazione di piccoli campetti di quartiere esistenti (betulle gescal, ecc…), affidandoli nella gestione a comitati di quartiere; 

riqualificare il laghetto di Cantone, per poter ospitare avvenimenti organizzati con scopi naturalistici, di pesca amatoriale, di libero svago volto a promuovere il parco del Roccolo; 

promuovere nell’area del parco del Roccolo una “biblioteca degli alberi” con un percorso guidato attraverso strade verdi e/o piste ciclabili che possano formare un itinerario che si colleghi con altri di comuni limitrofi; 

L’istituzione del Parco del Medio Olona, insieme al WWF di Vanzago e al Parco del Roccolo, deve rappresentare un’occasione per inserire parte del tessuto urbano in ciò che chiameremo un sistema di Parchi; 

Dall’alzaia del Villoresi sarà possibile raggiungere le sponde del Ticino grazie ad una rete di collegamenti sovracomunali. 


Emergenze ambientali

La più evidente è la problematica legata ad un impianto che ricicla inerti. La soluzione è una sola: attuare una viabilità alternativa a quella che oggi crea disagi ai Nervianesi ed ai cittadini dei comuni vicini. Fondamentale è il rispetto delle regole contenute nella concessione sottoscritta tra i privati, il Comune e la Regione Lombardia. 

Occorre ripartire dall’ultima proposta dell’Aipo in merito al posizionamento delle vasche di laminazione del Bozzente. 

Per quanto riguarda l’ex cava Crespi, divenuta una discarica di rifiuti nocivi e pericolosi, occorrerà procedere ad un attento e costante monitoraggio....

giovedì 9 luglio 2009

NON VALIDO•PGT incompleto


Questa delicata fase preliminare alla prossima adozione del PGT, ha evidentemente prodotto del dissenso nei cittadini, tra questi riceviamo oggi la lettera di un noto cittadino Nervianese, che già si era espresso negativamente nel corso della seduta tenutasi il 15/6 in sala Bergognone. Nostro malgrado evidenziamo che anche questa Osservazione, rivela e riconosce incompleto e non sufficientemente comunicativo e partecipato, tutto il processo fin qui perseguito dalla giunta Cozzi. Pertanto, a sottolineare l'atteggiamento deplorevole dei governanti, affianchiamo di seguito altri propositi enunciati e sottoscritti in fase pre-elettorale, su cui i cittadini aspettano invano una fedele attuazione del programma.


PREMESSA 

Il Comune è il nucleo centrale della organizzazione amministrativa e civile di una comunità: i cittadini e le Imprese vivono sul suo territorio ed è qui che esprimono bisogni ed esigenze di cittadinanza. Occorre offrire Loro un interlocutore serio che si distingua per competenza, onestà, etica, trasparenza e partecipazione ispirando la propria azione al principio della sussidiarietà 

E’ da questa breve premessa che parte il programma di governo della coalizione che si stringe intorno a Enrico Cozzi, avendo individuato in lui il primo garante della realizzazione di un progetto di governo serio di Nerviano. 


CAPITOLO 1 “PARTECIPAZIONE” 

La partecipazione dei cittadini alle scelte dell’amministrazione comunale è fondamentale. 

Al fine di favorire la partecipazione dei cittadini occorrerà individuare nel nuovo statuto comunale strumenti che consentano ai cittadini non solo di essere informati sull’operato dell’Amministrazione, ma anche di partecipazione propositiva ove le istanze dei quartieri e delle Frazioni possano formarsi e trasformarsi a loro volta in proposte concrete. 

La nostra proposta parte dal presupposto che non è sufficiente informare il cittadino, ma che sia importante conoscere cosa pensa di un determinato progetto. 

Per fare ciò intendiamo istituire consulte di quartiere e/o di frazione perché diventino luogo di confronto sui diversi temi. 

Solo con l’ascolto ed il dialogo è possibile trovare soluzioni condivise che meglio rispondano alle necessità dei cittadini. 

Al fine di favorire lo sviluppo del senso civico fina dalla più giovane età proponiamo l’istituzione del consiglio comunale dei ragazzi, una forma di partecipazione diretta ai cittadini più giovani perché possano contribuire alla crescita della comunità. 


CAPITOLO 6 "AMBIENTE E TERRITORIO"...AGENDA 21 LOCALE 

Promuovere il processo attraverso il quale l’Amministrazione comunale, in collaborazione con tutti i settori della comunità (associazioni di settore, associazioni di volontariato, imprese ecc.), definiscano Piani d’Azione adeguati per perseguire uno sviluppo sostenibile del territorio. Gli obiettivi sono la salvaguardia della natura ed il miglioramento della qualità dell’ambiente attraverso l’avvio di strategie di sviluppo rispondenti alle caratteristiche locali. Si avvierà, dunque, un percorso che vedrà coinvolti tutti i cittadini nella definizione di obiettivi comuni e di metodi condivisi, per il benessere socio-economico del territorio. 

Un ambiente alterato può determinare gravi conseguenze sulla salute della popolazione e ridurre il livello di qualità della vita. Produce inoltre, effetti negativi sul sistema produttivo. L’Amministrazione comunale facendo proprio il programma di azione ispirato da Agenda 21, favorirà la partecipazione diretta dei cittadini ai processi decisionali al fine di accrescerne il senso di responsabilità ambientale. 

Il progetto Agenda 21 di Nerviano si articolerà in più fasi: 


Condivisione del progetto a livello di giunta comunale, 

Costituzione di una segreteria tecnica presso il settore Ambiente e ecologia, 

Elaborazione di un percorso formativo rivolto ai Funzionari dell’Amministrazione, 

Istituzione di tavoli tematici prevalentemente rivolti ai giovani e al mondo della scuola, 

Realizzazione di un Forum che accolga in una sintesi i contributi derivanti dalla fase partecipativa, 

Accoglimento delle proposte derivanti dal Forum da parte dell’Amministrazione e realizzazione del Piano di azione per la sostenibilità di Nerviano, 

Monitoraggio continuo delle azioni adottate. 


CAPITOLO 7 “ASSOCIAZIONISMO” 

Il volontariato rappresenta un patrimonio per tutta la comunità, un modo di essere cittadini nel senso più vero del termine. Determinante sarà la realizzazione di una rete di coordinamento che valorizzi l’attività di tutte le associazioni e premi gli sforzi orientandone le energie. 

Il rispetto dell’autonomia di ogni associazione e la trasparenza nei rapporti con l’amministrazione comunale si ritiene siano condizioni indispensabili. 


mercoledì 8 luglio 2009

Bugie dalle gambe corte


Con il post di ieri parte il nostro impegno di pubblicare tutte  le osservazioni al PGT messe a nostra conoscenza e sottoposte all'amministrazione comunale.

Con puro spirito polemico e punitivo, continueremo anche a pubblicare in parallelo le promesse elettorali fatte dall'attuale giunta Cozzi.


CAPITOLO 5 "CULTURA" L’incredibile ricorrenza e la straordinaria frequenza di piazze, di giardini e di teatri, di cui la nostra penisola è piena, ci raccontano di come ogni piccola comunità locale, e non solo perciò la grande città, non abbia voluto privarsi dei luoghi dove, per eccellenza, si fa cultura. Rappresentano le tracce storiche dell’integrazione tra uomo e ambiente. 

Oggi non è più così. A Nerviano non c’è un cinema, non un teatro, non un auditorium, nemmeno una sala che possa in qualche modo fungere da spazio per un concerto. Ma non c’è neanche un posto dove fare solo quattro chiacchiere, senza preoccuparsi di dover per forza “consumare”. E l’unica biblioteca risulta in maniera evidente uno spazio rimediato e perciò inadeguato, nonostante gli operatori facciano “miracoli”. 

Molto poco è stato fatto in passato e quel poco lo si è fatto senza passione e quindi senza risultati, perché per trasmettere la passione per la cultura, bisogna dapprima avercela, questa passione. Soltanto allora la cultura diventa contagiosa. 

Forse bisogna trovare semplicemente il modo di contagiarle, le persone. Bisogna offrire loro occasioni che li mettano in contatto, li facciano incontrare: cittadini che possano cogliere a Nerviano e non altrove, le occasioni per trascorrere il tempo: apposta lo chiamano “tempo città”. Oggi a Nerviano il tempo città coincide con il disbrigo delle pratiche burocratiche: si va in Comune, in Banca, dal medico, a comprare il pane. Poi più niente. 

Le strutture non ci sono. Sarà tempo di realizzarne qualcuna: ci sono in giro molti spazi dismessi che chiedono solo di essere utilizzati. 

Noi intendiamo la cultura come l’unica salvaguardia al decadimento dei valori. Un presidio indispensabile per il controllo sociale. Il trasferimento alle nuove generazioni di norme di comportamento, di usi e costumi locali, di abilità e più in generale di modelli di vita comunitaria, diventa fondamentale per la sopravvivenza di Nerviano. Ma per farlo abbiamo bisogno di occasioni e spazi di incontro

L’identità è il prodotto di una costruzione sociale. Non affidiamola alla genetica: è una strada già percorsa che ha condotto l’umanità ad Auschwitz e dintorni. Perciò consideriamo formidabile l’occasione rappresentata dalla presenza di cittadini provenienti da altri paesi: la diversità è una risorsa e non una minaccia. Nel rispetto delle differenze riteniamo necessario l’incontro e lo scambio di esperienze. 

Il territorio e l’ambiente sono una condizione indispensabile perché la cultura possa agirvi. Nerviano deve divenire un luogo di diffusione di un atteggiamento propositivo nei confronti del “ben-essere” Si deve poter camminare in piena tranquillità e sicurezza, fermarsi e chiacchierare protetti dagli attacchi minacciosi e nocivi delle auto

Questo è il punto: Nerviano va riconsegnata ai cittadini. Le auto troveranno condizioni di circolazione vincolanti la velocità e la sosta. Più semplicemente per noi viene prima il pedone, poi il ciclista e infine l’automobilista. Sarà questa la nostra rivoluzione culturale. Da qui partiremo per riconquistare spazi e pezzi di paese abbandonati. E, una volta rivitalizzati, rappresenteranno le occasioni di vita per tutti i nervianesi. Proprio tutti: gli anziani, coloro che si muovono con fatica o con l’ausilio delle carrozzine, devono poter girare il paese senza condizionamenti: tutte le barriere architettoniche saranno abbattute. Tutte! 


CAPITOLO 6 "AMBIENTE E TERRITORIO" 

...La mobilità a Nerviano e nelle frazioni e tra Nerviano e le frazioni dovrà essere garantita prescindendo dall’uso dell’automobile, ”legalizzando” i marciapiedi (misure corrette e abbattimento di ogni impedimento all’uso di carrozzine per disabili e di passeggini), disegnando una rete di piste ciclabili, realizzando un collegamento continuo con un pulmino navetta tra tutti i punti nevralgici del territorio cittadino. 

Una nuova politica di riuso degli spazi della città. 

Le strade cittadine non possono piu’ essere soffocate dal traffico delle automobili. Occorrerà studiare un piano del traffico ed un sistema di sensi unici che favoriranno un più ordinato flusso veicolare. 

lunedì 6 luglio 2009

I giovani e l'ipocrisia dei grandi


L'osservazione al PGT pubblicata a fianco, è stata sottoscritta dall'associazione di tantissimi giovanissimi nervianesi.
Sotto invece, riportiamo un estratto del programma elettorale sottoscritto dalla giunta Cozzi.

CAPITOLO 13 "POLITICHE GIOVANILI" Oggi ci si trova di fronte ad una realtà giovanile che evidenzia una distanza tra giovani e istituzioni e una sfiducia tra giovani e mondo adulto. E’ necessario ridurre questa distanza. Sono gli stessi giovani a suggerire alcune riflessioni in merito che sono: 


I. Una rivendicazione chiaramente espressa nella volontà dei giovani di partecipare attivamente alla società in cui vivono. E’ infondata l’opinione secondo cui sarebbero poco interessati e poco impegnati. Il divario tra aspettative e realtà spiega l’auspicio e il bisogno di rafforzare la partecipazione. 


II. I giovani rivendicano il diritto di parola in tutti gli aspetti della loro vita quotidiana come la famiglia, la scuola, il lavoro, le attività di gruppo, il quartiere, ecc., guardano in modo più ampio anche alle questioni economiche, sociali e politiche. 

E’ necessario investire quindi su una partecipazione ed una cittadinanza attiva dei giovani, nel senso che la partecipazione non può essere limitata alla sola consultazione, ma deve includere i giovani nel processo decisionale. 

Bisogna favorire la partecipazione reale contro la partecipazione simbolica. 

La formazione dei giovani va sviluppata in materia di partecipazione, fornendo dei sussidi, attrezzature e soprattutto spazi: luoghi del reale e non del virtuale. 

La stesura di un programma sulle Politiche Giovanili parte dal presupposto di considerare i giovani come una risorsa per il territorio di Nerviano, sia in termini pratici, che in termini culturali e sociali; non certo una malattia sociale da debellare o uno sparuto gruppo di vandali da circoscrivere e video- sorvegliare. Una risorsa non un problema. Una occasione di crescita culturale oggi resa inefficace dai mutamenti che la società sta’ attraversando. Da un lato la massificazione delle idee, delle menti e dei valori operata dai mezzi televisivi; la massificazione dei luoghi di socializzazione che ha reso deserte le piazze, le strade, i cortili; dall’altro la perdita dell’identità sociale e territoriale, che ha trasformato i giovani in un popolo di migranti, un popolo senza radici, in viaggio continuo tra cinema multisala e discoteche. Questo livellamento ha soffocato lo spirito critico e la capacità di mantenere viva la consapevolezza dei mutamenti in corso. E’ perciò necessario arginare questo “tsunami” uniformante e privo di contenuti, che non siano quelli del profitto e dell’apparenza. E’ necessario creare un argine a questa ondata di TIR e automobili, di merci e acquirenti che, attraverso il Sempione, transitano sul territorio di Nerviano, fugace comparsa nelle rotte del benessere malinteso. Ricreare lo spirito di una società partecipata e costruita dai cittadini, ricreare i canali di comunicazione sociale, diffondere i valori della solidarietà e della tolleranza multietnica. 

E’ necessario ripartire dai giovani, gli attori protagonisti di questo cambiamento e di questa rivoluzione socio-culturale, che qui spiegano come: 

􀂃 Individuare sul territorio strutture da destinare a centri giovanili. Spazi adibiti a sala prove, concerti, produzioni artistiche…; spazi dove l’accesso sia privo di ostacoli rispetto ad ogni tipo di esclusione. Tale intervento deve riguardare tanto le frazioni quanto la città di Nerviano, nell’ottica di creare un coordinamento tra le diverse proposte, idee, esperienze e promuovere iniziative comuni. Nella localizzazione delle infrastrutture, saranno considerate prioritarie le aree industriali in disuso, in un percorso di riconversione delle aree dismesse a beneficio della comunità e del territorio; 


􀂃 Rivalutare, incentivandole, quelle iniziative locali che negli anni hanno dimostrato di costituire un momento importante e significativo di partecipazione sociale e di crescita culturale; 


􀂃 In un epoca in cui il sapere agricolo e quello produttivo sono sempre più schiacciati nella morsa della movimentazione della merce, in cui la memoria non è concepita se non in forma commerciabile o scivolando nel folklore più banale, si rende necessario organizzare iniziative che permettano ai giovani di riscoprire le tradizioni locali e le radici territoriali e linguistiche di Nerviano e delle frazioni. In questa prospettiva si collocano eventi in grado di riportare le piazze, i cortili, le vie, i quartieri, i monumenti e la loro storia al centro dell’attenzione collettiva; e che permettano una reale valorizzazione sociale e linguistica dei dialetti locali, sottraendoli a monopoli di parte; 


􀂃 Sfruttare al meglio le strutture sportive presenti sul territorio (migliorandone l’accessibilità e la manutenzione) attraverso l’organizzazione di tornei e manifestazioni, allo scopo di promuovere tra i giovani la cultura dello sport quale strumento di socializzazione e benessere fisico; 


􀂃 Incentivare tra i giovani lo studio, attraverso l’istituzione di borse di studio da destinare agli studenti delle scuole medie inferiori, medie superiori e delle Università (privilegiando le fasce sociali più disagiate), e attraverso la realizzazione di bandi e concorsi che sappiano valorizzare i talenti locali; 


􀂃 Riempire il vuoto lasciato dalla chiusura delle strutture cinematografiche sul territorio comunale e limitrofo; chiusura che ha causato una deriva “migratoria” verso le vicine strutture multisala, privando in questo modo il cinema del suo valore sociale più genuino: quello di momento di aggregazione, di svago, di riflessione e di scambio culturale per la comunità locale. Per rimediare a tale lacuna saranno realizzati dei cineforum, non limitati alla sola stagione estiva, ma in grado di ricoprire un arco di tempo annuale; 


􀂃 Promuovere iniziative volte a realizzare una completa integrazione tra i cittadini stranieri già residenti, i nuovi arrivati, e l’accoglienza di minori stranieri non accompagnati. Organizzare iniziative di interscambio culturale, corsi di lingua italiana per stranieri, eventi di carattere multiculturale e multietnico, allo scopo di permettere il superamento di pregiudizi religiosi, culturali, etnici, mai come oggi inutilmente e strumentalmente fomentati tra i giovani; 


􀂃 Sviluppare e stimolare tra i giovani una riflessione critica riguardante il ruolo assunto da Nerviano all’interno del nuovo assetto territoriale e industriale dell’hinterland milanese, terra di transito nel lungo percorso di centri commerciali e grandi industrie che collega la nuova Fiera di Rho-Pero all’aeroporto di Milano-Malpensa. A proposito sarà possibile istituire un Osservatorio, dove si raccoglieranno testimonianze, documentazione, pratiche vissute; uno specifico luogo dove si possa ragionare come insieme potersi ripensare come territorio. Un osservatorio permanente, dove l’attenzione continua ai mutamenti in corso possa far percepire le minacce ed i rischi per il territorio dando la possibilità ad un pensiero collettivo di mettere in campo singole contromisure, e rispondere nel presente ad un futuro che anticipa la minaccia di un consumo del territorio nelle mani di grandi lobby economiche, un pericoloso futuro che non prevede spazi di socialità, cultura, memoria slegati dal consumo, dal trasporto e dall’esposizione della merce; 


􀂃 I giovani sono inseriti in un contesto sociale in cui la forbice tra ricchezza e povertà si allarga a vista d’occhio; in cui le ingiustizie sociali nei confronti dei soggetti più deboli e disagiati sono all’ordine del giorno; in cui la prospettiva di stabilità economica è disillusa da una politica del lavoro che, oggi come non mai, grava sulle spalle di chi, in questo contesto, ci mette piede per la prima volta: precarietà, flessibilità esasperata, disoccupazione, lavoro nero, misere retribuzioni,…fanno parte della realtà lavorativa di tutti i giorni. E’ perciò necessario affrontare e rimediare, per quanto possibile, a questa piaga sociale (fonte di incertezza e depressione), attraverso proposte concrete di sostegno ai giovani che si immettono nel mondo del lavoro, quali: l’istituzione di uno Sportello InformaLavoro (consultabile anche via Internet, accedendo al sito web del Comune) attraverso il quale sia possibile venire a conoscenza delle proposte di lavoro che l’Amministrazione Comunale, le aziende che gravitano attorno ad essa, e le aziende presenti sul territorio di Nerviano sono in grado di offrire. 

Ostinati questi giovani, proprio come i gatti ostinati di cui Calvino ci narra nel suo “Il giardino dei gatti ostinati”: 

La città dei gatti e la città degli uomini stanno una dentro l’altra, ma non sono la medesima città. Pochi gatti ricordano il tempo in cui non c’era differenza : le strade e le piazze degli uomini erano anche strade e piazze dei gatti, e i prati, i cortili, e i balconi, e le fontane: si viveva in uno spazio largo e vario. Ma già ormai da più generazioni i felini domestici sono prigionieri di una città inabitabile: le vie ininterrottamente sono corse dal traffico mortale delle macchine schiacciagatti; in ogni metro quadrato di terreno dove si apriva un giardino o un’area sgombra o i ruderi di una vecchia demolizione, ora torreggiano condomini, caseggiati popolari, grattaceli nuovi fiammanti; ogni andito è stipato dalle auto in parcheggio; i cortili a uno a uno vengono ricoperti d’una soletta e trasformati in garages o in cinema o in deposito merci o in officina. ….il gatto delle nuove nidiate cerca invano l’itinerario dei padri, l’appiglio per il soffice salto dalla balaustra al cornicione alla grondaia, per la scattante arrampicata sulle tegole.